Oltre gli schermi. Tablet, smartphone, dispositivi elettronici: gli effetti su bambini e adolescenti
Esperti a confronto in Emilia-Romagna, agli stati Generali dell’infanzia e dell’adolescenza voluti dalla Regione. La realtà virtuale che diventa reale, a partire dai dati sanitari. Video, schede, interventi, proposte
Rapiti. In autobus, camminando, alla fermata e al ristorante, nelle sale d’aspetto, in fila al supermercato, a teatro e ai concerti, mentre si sta parlando, fuori dalle scuole, dentro le aule. Riguarda tutti, nessuna eccezione: uomini, donne, anziani, ragazze e ragazzi. Persino i bambini nei passeggini sono come ipnotizzati da luci e colori, e stanno buoni davanti a un cartone.
Lo smartphone è diventato un’appendice imprescindibile nelle nostre vite. In effetti aiuta a fare moltissime cose, e ci aiuta a risparmiare tempo in tanti contesti, ma non siamo ormai arrivati all’abuso di questi strumenti, con conseguenze negative, in particolare sui più giovani?
In tanti se lo stanno chiedendo. La Regione Emilia-Romagna ha provato a cercare delle risposte organizzando la prima edizione degli Stati generali per l’infanzia e l’adolescenza (Bologna, dal 22 maggio al 6 giugno 2025). Un articolato ciclo di eventi, incontri e riflessioni, che si sono concentrati sugli effetti su bambini e adolescenti delle nuove tecnologie, partendo da alcuni dati sanitari.
In Emilia-Romagna gli utenti dei servizi di neuropsichiatria infantile presi in carico sono passati dai 38.061 del 2010 ai 64.895 del 2023. Tra gli adolescenti crescono i disturbi alimentari (9.133 casi registrati nel 2023) e i ricoveri psichiatrici (da 289 nel 2010 a 748 nel 2023).
È possibile tracciare una correlazione con la diffusione, negli ultimi quindici anni, di smartphone sempre più diffusi perché economici? E in caso affermativo, cosa possono fare le istituzioni per tutelare il benessere psicofisico dei più giovani, affiancando le istituzioni scolastiche in questo percorso?
In questa sezione web sono disponibili le registrazioni integrali dei relatori che hanno partecipato all’evento della Regione: professori universitari, ricercatori, scrittori e formatori con la loro posizione sul tema, con un approccio scientifico e basato su esperienze concrete.
Allerta spoiler: non troverete invocazioni di messa al bando assoluta di smartphone e tablet, anche perché è una strada difficilmente percorribile. Ma emergerà l’esigenza di riflettere, studiare, discernere cosa è educativo e cosa dannoso.
La Regione Emilia-Romagna ha idee, e proposte innovative da mettere subito in atto. Una sorta di chiamata inclusiva e collettiva ad andare insieme Oltre gli schermi.
Ascolta le conclusioni dell'assessora Isabella Conti
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A cura di Carmine Caputo, Cristina Gaddi, Vincenzo Menichella, Elisa Ravaglia, Agata Matteucci, Stefano Asprea