La Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati nasce il 12 ottobre 2004 con la firma dell’atto costitutivo da parte dei soci fondatori: Regione Emilia-Romagna, province e comuni capoluogo della nostra regione.

Assicura sostegno immediato a vittime e sopravvissuti di reati dolosi dai quali derivino la morte o un danno gravissimo alla persona (che ne leda la vita, l’integrità fisica, la libertà personale, morale o sessuale). L'intervento della Fondazione non si sostituisce ma si aggiunge ad ogni eventuale altra misura di sostegno prevista a livello nazionale o locale.

Interviene, mediamente entro un mese dalla richiesta, per reati avvenuti in Emilia-Romagna nei confronti di chiunque; o fuori regione ma verso cittadini emiliano-romagnoli.

In linea con il proprio statuto, in questi anni la Fondazione ha garantito il proprio sostegno a vittime di reati gravi e gravissimi, quali ad esempio: femminicidi; omicidi consumati e tentati; gravi maltrattamenti in famiglia; violenza di genere anche in ambito extra-familiare; stalking; violenza e abusi su minori; reati a sfondo sessuale; rapine, aggressioni.

I contributi erogati aiutano le vittime e i sopravvissuti a superare le conseguenze dei reati subiti. Possono essere utilizzati, ad esempio, ma non solo:

  • per far fronte a spese sanitarie, psicoterapeutiche o di cura e assistenza tanto delle vittime che dei loro figli o familiari;
  • per sostenere i percorsi di studio, socialità e recupero di una quotidianità normalizzante dei bambini e ragazzi coinvolti;
  • per appoggiare percorsi di autonomia personale, abitativa e lavorativa nei casi di vittime vulnerabili di reati gravi, ed in particolar modo di donne in uscita da percorsi di violenza accompagnate dai servizi;
  • per acquistare o ripristinare i beni materiali necessari alle vittime che devono ricominciare nel quotidiano, una vita normale.

La Fondazione in cifre

  • Soci: circa 70 tra comuni, province, aziende ed università
  • Istanze sostenute: oltre 500
  • Vittime aiutate: più di 1.000, in grande maggioranza donne e bambini
  • Fondi erogati: oltre 4 milioni di euro