Assistenza agli sfollati e ai profughi
Il progetto fornisce assistenza umanitaria e sanitaria a 10.000 sfollati interni stanziati o in transito nella città di Lviv (Leopoli) e identifica circa 90 persone (anziani, minori non accompagnati, persone con disabilità e/o con gravi patologie che necessitano di cure mediche specialistiche) da sfollare. In particolare
- fornisce circa 700 pasti al giorno e medicinali e vestiario per circa 10.000 persone,
- accompagna in Italia 90 persone appartenenti alle categorie fragili e le inserisce in strutture accreditate.
Come aiutiamo
Attività
Distribuzione beni di prima necessità
I volontari sul campo sostengono la popolazione sfollata a Lviv, circa 700 persone che a causa della guerra hanno perso tutto e necessitano di sostegno anche per la mera sopravvivenza. In particolare si distribuiscono kit di prima necessità con
- pasti caldi e pacchi alimentari composti da prodotti in scatola e a lunga conservazione, compresi i prodotti per l’alimentazione dei neonati,
- prodotti per l'igiene, inclusa quella dei neonati, materiali sanitari, kit di primo soccorso e medicinali,
- indumenti, ausili per dormire e materiali termici.
Tutti i beni verranno acquistati in Ucraina. Tuttavia, a causa della carenza di beni di prima necessità all’interno del Paese, è possibile l'acquisto in Polonia, nei territori di confine, dove vengono accompagnati gli sfollati più fragili.
Trasporto verso il confine con la Polonia
I volontari a Lviv organizzano l'evacuazione degli sfollati interni che intendono lasciare l’Ucraina. Interventi previsti:
- Pullman e pulmini a disposizione dei trasporti:
- tra la città di Lviv e il confine con la Polonia, verso le città di Medyka, Przemysl e Krakovec di sfollati interni in situazione di fragilità e vulnerabilità, che non dispongono di mezzi propri o di altri aiuti per uscire dal paese o che per la loro situazione non possono viaggiare in autonomia,
- verso l'Italia per assistenza a lungo termine a coloro che necessitano di servizi particolari, persone con disabilità, persone con patologie gravi, minori non accompagnati e anziani, che verranno accolti in strutture italiane.