Massimo Temporelli
Competenze digitali, come governare il digitale in modo responsabile, consapevole e creativo
Il tema è insegnare a utilizzare gli strumenti, non sottrarli, anche se è più difficile.
Massimo Temporelli ha manifestato una posizione più favorevole all’uso dei dispositivi: il digitale è uno strumento di indagine del reale, ha spiegato. Sottrarlo ai bambini vuol dire limitare la loro indagine. Però bisogna insegnare loro a utilizzarlo, e farlo è più difficile che dire di non usarlo. Rinunciare, d’altro canto, vuol dire perdere possibilità economiche, farci superare nel mercato del lavoro da altre nazioni, non produrre ricchezza e lavoro. Dobbiamo dare accesso a queste tecnologie insegnando a usarle in modo critico. Un accesso non passivo, non ignorante. Noi siamo gli oggetti che abbiamo. Gli strumenti per trasmettere la conoscenza cambiano, come cambiano le competenze. Se non lo capiamo, non comprendiamo l’homo sapiens. Bisogna vivere quest’epoca come un laboratorio di trasformazione: il singolo cervello dell’essere umano non è pronto, per questo serve coralità.
Biografia
Massimo Temporelli è fisico, imprenditore e divulgatore scientifico. Ha lavorato per oltre dieci anni al Museo della Scienza di Milano. Nel 2013 ha fondato The FabLab, primo laboratorio di fabbricazione digitale a Milano.
È autore di libri e del podcast F**ing Genius*. Si occupa del rapporto tra uomo, tecnologia e innovazione. Conduce anche podcast come L’ingegno e La versione di ADA, dedicati alla cultura tecnologica. È una figura di riferimento in Italia per l’innovazione e la divulgazione scientifica.