È fondamentale accompagnare, non sottrarre.

Secondo Rosy Nardone se conosciamo approfonditamente lo strumento digitale scopriamo che oltre agli usi monotematici che facciamo noi adulti c’è molta più bellezza di quanto non immaginiamo. Le app fatte bene possono avere la funzione di buoni albi illustrati: se costruite con cura non isolano il bambino, ma lo aiutano a dare corpo e voce alle proprie emozioni. Occorre educare il bambino all’utopia, come diceva Gianni Rodari, cioè dargli una mano perché possa immaginarsi e immaginare il proprio destino.

Biografia

Rosy Nardone è ricercatrice in Didattica e Pedagogia Speciale presso il Dip. di Scienze dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin” dell’Università di Bologna. È componente del consiglio scientifico del Centro di ricerca su Media e Tecnologie (CeMET) e del consiglio direttivo del Centro Studi sul Genere e l'Educazione (CSGE).
Coordina il Corso di Formazione Permanente "I media digitali nella progettazione educativo dello 0-6" dell'Università di Bologna.