Rossella Ghigi
Educazione affettiva, digitale e culturale per nuove generazioni consapevoli
L’educazione deve lavorare rivolgendosi alle menti, ma deve anche rivolgersi al cuore e alle emozioni.
Rossella Ghigi ha sottolineato come manchi una educazione all’affettività. In Italia non è obbligatoria, e si comincia molto tardi, verso i 14 anni. Occorre un approccio olistico alla sessualità che la affronti nel suo complesso: evidenze scientifiche dimostrano che questo tipo di formazione, se fatta con competenza, riduce le gravidanze indesiderate, la diffusione di malattie veneree, fa emergere eventuali abusi in famiglia. Per fortuna l’Emilia-Romagna in questo campo è un’eccellenza: l’educazione sessuo-affettiva, infatti, gode di buona salute e coinvolge tutte le scuole primarie e secondarie. Educazione relazionale, sessuale ed affettiva servono a rendersi conto di non essere soli ad affrontare i cambiamenti portati dalla pubertà.
Biografia
Rossella Ghigi è professoressa associata in sociologia presso il Dipartimento di scienze dell'educazione dell'Università di Bologna. Si occupa di sociologia del corpo, teorie femministe, dinamiche familiari e di educazione di genere. È la responsabile scientifica (e la cofondatrice, nel 2009) del Centro studi sul genere e l'educazione (CSGE) dell'Università di Bologna.
Tra i suoi ultimi libri: "Insegnare genere e sessualtà" (Mondadori 2024, con S. Demozzi); “Body and Gender: Sociological Perspectives” (Polity, 2023, con R. Sassatelli); “Fare la differenza. Educazione di genere dalla prima infanzia all’età adulta” (Il Mulino, 2023 seconda ed.); “Corpo, genere e società” (Il Mulino, 2018, con R. Sassatelli).