Cybersecurity: una squadra di 25 ragazze e ragazzi contro i pirati informatici

La Regione forma nuove leve per proteggere dati, applicazioni, piattaforme nella pubblica amministrazione e nel privato

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ultima modifica 2023-03-16T14:20:09+01:00
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Nel '700, per far fronte alle scorrerie della pirateria che insidiava le rotte commerciali caraibiche ed indiane, alla British East India Company venne affiancata, su volontà dell’Impero britannico, una flotta (ben armata e preparata) per proteggere navi, merci e persone dagli attacchi.

Oggi, le nuove merci da proteggere sono le informazioni e i dati – da quelle economiche, come bancarie e telefoniche, a quelle relative alla salute e alle identità – messe a rischio da attacchi di hacker. Per farlo, occorrono nuove e preparate schiere di esperi di cybersecurity. 

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In Italia, ci sono stati due attacchi della pirateria informatica nel giro di poche settimane.

Facili prede degli hacker anche le istituzioni, dal Governo ai comuni.

Una situazione di vulnerabilità che tocca quindi, anche la Pubblica amministrazione non sempre capace di difendersi perché non sempre può contare su professionalità in grado di garantire la sicurezza dei sistemi informatici, come ammesso dalla stessa ACN, l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale 

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In Emilia-Romagna, per far fronte alla pirateria informatica, si investe per formare nuove leve specializzate in cybersecurity.

Con un finanziamento di quasi 300mila euro la Regione sostiene la realizzazione di un corso per addestrare 25 ragazze e ragazzi a ‘combattere’ la pirateria informatica nel settore pubblico ma anche nel privato. 

L'iniziativa è promossa e realizzata da Fitstic, una delle sette Fondazioni ITS emiliano-romagnole che opera nel ramo Ict.

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IconaQuesti futuri esperti "nella sicurezza per applicazioni e infrastrutture informatiche nella Pa", raggiunto il diploma, avranno così un titolo per partecipare a concorsi pubblici che saranno banditi congiuntamente dagli enti aderenti ad un Protocollo ad hoc siglato tra Fistic, Regione Emilia-Romagna, Città Metropolitana di Bologna e i Comuni di Imola e Bologna e Lepida ScpA, società in house della Regione di oltre 440 enti pubblici del territorio emiliano-romagnolo. 

L'iniziativa per tutti gli enti pubblici coinvolti è coerente con la Missione 1 del Pnrr che prevede (e finanzia) interventi per l’innalzamento delle difese di sicurezza informatica dedicate alla protezione delle infrastrutture digitali e dei servizi pubblici, nonché per fare insieme il reclutamento e la formazione di nuovo personale tecnico esperto in cybersecurity, necessario alla riorganizzazione dei servizi di sicurezza informatica. 

crediti

A cura di Gianni Boselli e Cristina Gaddi

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