Siamo nelle terre di Matilde di Canossa, ma anche della Pietra di Bismantova cantata da Dante nella Divina Commedia:  territori che da oltre mezzo secolo vengono attraversati dalla Granfondo Matildica, da quest’anno anche tappa di qualificazione del circuito UCI Granfondo World Series.

A raccontare questa granfondo in terra emiliana – con le sue 51 edizioni, la più longeva dopo la Nove Colli -  è Roberto Camorani, presidente ASD Cooperatori e del Comitato organizzatore: circa mille gli iscritti all’edizione 2023 in programma il 4 giugno,  per una partecipazione che dopo una flessione legata  anche alla pandemia può contare su numeri in crescita, con atleti che arrivano anche da Olanda, Stati Uniti Francia, Germania, Gran Bretagna, Svizzera, Polonia, Finlandia, Svezia e Spagna.

Tra le novità la cronoscalata Dante, anch’essa valida per le qualificazioni dei Campionati del mondo UCI a cronometro, riservati alle categorie amatoriali.  E che si affianca ai due percorsi di gran fondo e medio fondo -  169,72 km e 130,17 km rispettivamente – e  a un terzo cicloturistico non competitivo di 53,69 km.

L’unica granfondo, assieme a quella del Po, che parte e arriva da un capoluogo di provincia, in questo caso Piazza della Vittoria a Reggio Emilia, ricorda Camorani.  Un percorso in provincia di Reggio Emilia, che attraversa 10 comuni per “promuovere la conoscenza dell’Appennino reggiano e delle sue eccellenze paesaggistiche, storiche e ambientali, oltre che enogastronomiche”.  Le chiavi del successo: “Sicurezza, qualità dell’organizzazione e un rapporto stretto e proficuo con il territorio, grazie all’attività di tanti volontari che collaborano alla gestione dei punti di ristoro”.