“I primi momenti sono stati davvero drammatici. Eravamo in una sorta di situazione di guerra, con 600 persone isolate. Non sapevamo neppure se esistessero ancora.

Nei momenti di emergenza, poter avere informazioni e notizie immediate è fondamentale. Ma in quegli istanti non c’erano linee telefoniche, né internet, non sapevamo nulla. C'era davvero una grande preoccupazione.

"Lentamente si sta tornando ad una normalità, anche se non è semplice".

Poi, piano piano, con la Protezione civile e con la Misericordia, i Vigili del fuoco, l'esercito, siamo riusciti un po’ a ricostruire i volti di tutti i cittadini e ad arrivare da tutti i compaesani che vivono questo territorio.

È stata un'operazione lenta, ma siamo riusciti, con serietà e con impegno a liberare tutti, a costruire delle viabilità provvisorie, delle piste. Lentamente si sta tornando ad una normalità, anche se non è semplice: perché magari prima per raggiungere una località ci si impiegavano 15 minuti. Oggi ce ne vogliono più di 40".