Le esperienze gourmet, quando alla natura e all’arte si aggiunge il gusto. Un turismo in crescita

Bellezza di luoghi, tradizioni, sapori, e anche sport: destinazione Emilia-Romagna

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ultima modifica 2023-08-02T10:28:16+02:00
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Cosa cercano i turisti del gusto? Sapori antichi e nuovi certo, ma soprattutto cibi di qualità, che mantengono i profumi e gli aromi della terra dove sono stati prodotti. Ma non solo. Un’esperienza immersiva che includa il territorio e le sue bellezze, e perché no, magari anche lo sport.

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Passeggiate in bicicletta con sosta gourmet, cene a lume di candela in vigna, pranzi in antiche corti con menù stellati, soggiorni nei luoghi di produzione.

Anche il turismo gourmet avanza nella classifica tra le mete più gettonate del turismo legato all’esperienza e all’autenticità. Del resto, il viaggiatore in cerca di emozioni, non può certo tralasciare le esperienze del gusto.

E in Emilia-Romagna ne sappiamo qualcosa.

Dop e IgpEscludendo i vini, i prodotti Dop (Denominazione di origine protetta) e Igp (Indicazione geografica protetta) sono 44 e continuano a rappresentare la quota più importante delle registrazioni italiane (15%). Prosciutto di Parma, Parmigiano Reggiano, Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, culatello, piadina, i prodotti agroalimentari “made in Emilia-Romagna” sono un valore di qualità, sicurezza alimentare, identità e storia, conosciuto ed apprezzato a livello internazionale.

Un valore che si concretizza nella Food Valley dell’Emilia-Romagna, una delle mete turistiche del momento, grazie a tour operator che organizzano esperienze di visita per i tanti appassionati dei viaggi del gusto. Ai prodotti tipici locali poi sono dedicati ben 24 Musei del Gusto, spesso inclusi nei tour enogastronomici, che raccontano tradizioni e tecniche ma anche le comunità che li hanno realizzati. Senza contare lungo le 9 province, le 10 Strade dei vini e dei sapori, segnalate da insegne ad hoc e con guide dedicate, che si snodano fra bellezze artistiche e paesaggistiche, tra trattorie ed enoteche, agriturismi e aziende agricole, laboratori di artigianato e imprese specializzate in prodotti di qualità, mettendo l'enogastronomia al centro del percorso culturale.

Le presenze del turismo gourmet

Anche per quanto riguarda il turismo gourmet, come per altri aspetti del turismo dell’esperienza, la pandemia ha favorito la riscoperta del territorio e delle sue produzioni, messe in vetrina da Destinazione turistica Emilia e Destinazione turistica Romagna, enti pubblici istituiti dalla Regione e di supporto agli enti locali per la promozione, sia attraverso i loro siti, che attraverso attività di marketing.

Lo studio di Trademark Italia per l’Osservatorio Turistico Regionale di Unioncamere ER ha calcolato nel 2019 una ricaduta economica, derivante dal movimento turistico ed escursionistico prodotto dai principali eventi a tema Food&Wine in Emilia-Romagna, di circa 90 milioni di euro e quasi 1 milione di presenze turistiche generate.

La tendenza è in crescita, i pacchetti turistici legati alle esperienze gourmet e degustazioni di prodotti tipici, hanno già raggiunto le presenze pre-pandemia e per il 2023 si attende un ulteriore sviluppo. I tour operator parlano di una Pasqua appena passata all’insegna del tutto esaurito, nonostante il tempo incerto, e di prospettive di presenze per i prossimi ponti di maggio e giugno del 20% in più rispetto al 2022.

La novità in Romagna rispetto al passato, sembrano essere i pernottamenti, legati al turismo gourmet, che si consolidano e si sostituiscono alle visite giornaliere. 

Un fenomeno già più sviluppato in Emilia, che ha fatto della Food Valley un vero e proprio prodotto. La stagione iniziata con le prospettive rosee di un aumento delle prenotazioni del 20% rispetto all’anno scorso ha avuto una battuta d’arresto, particolarmente in Romagna, a causa dei due eventi alluvionali che l’hanno colpita a maggio. Ma gli operatori turistici romagnoli, hanno reagito e la stagione ora è partita, con l’entusiasmo di sempre.

Quando la cultura enogastronomica diventa un viaggio immersivo, di un weekend o di pochi giorni, a contatto con produttori e territori e dove l’ospite è il protagonista.

La Tosa

Degustazione di vino con visita al museo è la proposta dall’azienda agricola "La Tosa" in Valnure, dei fratelli Stefano e Ferruccio Pizzamiglio, milanesi di nascita, piacentini di adozione, grazie alla passione per la terra e ai suoi prodotti in particolare il vino. La cantina ne produce 8,  quattro a bacca bianca e quattro a bacca rossa (la Malvasia di Candia Aromatica, il Sauvignon, l’Ortrugo, il Trebbiano Romagnolo, la Barbera, la Bonarda, il Cabernet Sauvignon e il Merlot).
I nomi sono suggestivi, da "Terrafiaba" a "Sorriso di Cielo", da "Luna Selvatica" a "L'Ora Felic" (il loro vino dolce) ed evocano tutta la passione di chi li ha realizzati e l’immaginario di una natura prodiga in grado di creare emozioni. Vengono realizzati con tecniche di vinificazione senza solfiti mentre in vigna si applica il metodo della ‘potatura ramificata’.

L’obiettivo? Rispettare maggiormente l’integrità e l’equilibrio delle piante e prolungarne la vita.

All’interno della struttura c’è un vero e proprio museo del vino, dedicato alla storia enologica emiliana: più di 400 oggetti, tra torchi, pigiatrici, botti e imbottigliatrici usati in campagna e in cantina tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento.

Ca Cigolara

Prodotti tipici, yoga ed esperienze in natura in un angolo di “Mongolia”.L’agricampeggio Cà Cigolara, a Borgo Val di Taro,  sull’Appennino parmense, offre un’esperienza nel  verde, con soggiorni in Yurta,  bianche tende circolari provenienti direttamente dalla Mongolia, all’interno della Riserva Naturale Regionale e Oasi WWF dei Ghirardi.

L’agricampeggio collabora con il Centro Visite di Pradelle che tutti i weekend organizza passeggiate naturalistiche, e propone visite guidate, per l’osservazione della flora e della fauna locali. Collabora, inoltre, con l’Associazione Io non ho paura del lupo, per esperienze di wildlife watching, incluso il monitoraggio sul campo dei lupi che abitano questi territori. Nella cupola geodetica di 80 mq massaggi e lezioni di yoga, sono molto richieste dai turisti. I salumi e gli ortaggi proposti agli ospiti sono naturali e prodotti in azienda.

Ce n’è per tutti i gusti!

La parola ai tour operator

Nonostante le difficoltà dovute all’alluvione, che hanno messo in discussione alcune esperienza già rodate o programmate per la stagione, i nostri operatori sono già in pista per rilanciare il turismo con proposte alternative e le novità dell’estate.

Bernabei

Parliamo ad esempio in Romagna Cooking Class per imparare a cucinare a Casa Artusi, Vespa tour gastronomico su e giù dalle colline della Valmarecchia, della Valconca o dei colli bolognesi, con qualche fermata culturale; un viaggio attraverso i paesaggi rinascimentali di Piero della Francesca, la caccia ai tartufi, la visita alla Motor Valley e alle sue prestigiose case automobilistiche, ovviamente tutti abbinati alla buona cucina e alle degustazioni di prodotti tipici. E per gli stranieri si osa anche di più, con la nuova proposta, con sveglia alle 4, per andare al mercato del pesce o a pescare.

Sono solo alcune delle esperienze proposte da Bruno Bernabei, direttore di Costa Hotel e Food in Tour, aderisce al Programma annuale delle attività turistiche di Visit-Romagna.

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Aiolfi

Punta sui prodotti della Food Valley, con in testa il tour dedicato ai "I magnifici cinque" e all’esperienza "su misura" Andrea Aiolfi, titolare di Foodvalleytravel, tour operator incoming e agenzia viaggi, che opera su Parma da 20 anni, specializzato nel settore food & wine e in un turismo ad attrazione internazionale. Le sue "esperienze" includono anche visite alla Motor Valley, ai Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, un originale percorso olfattivo alla scoperta della "Violetta di Parma", una full immersion nella vita di Giuseppe Verdi, e visite alle città d’arte Parma e Modena, con degustazioni e soste gourmet.

A cura di

A cura di Cinzia Leoni, Cristina Gaddi, Agata Matteucci

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