PIACENZA

Area stabilimento “ex Acna” (Piacenza)

Risorse: 9.071.527

L’intervento di bonifica interessa un’ex area industriale degradata situata all’interno del perimetro delle mura storiche cittadine. Nel 1924, la società “Industria applicazioni chimiche” (Iac) vi aveva costruito il suo stabilimento, la cui attività principale era rappresentata dalla produzione di coloranti organici. L’impianto, negli anni ‘50, entra a far parte del gruppo Lanerossi e nel 1965 viene rilevato dall’Acna, che fino al 1983, chiusura ultima dell’attività produttiva del sito, effettuava sintesi organiche per la produzione di coloranti per l’industria tessile. L’intervento di bonifica consisterà nella rimozione di rifiuto interrato ove presente, risanamento del suolo e della falda nelle aree non conformi.

REGGIO EMILIA

Area produttiva polifunzionale GOLD (Reggio Emilia)       

Risorse: 487.716 euro

L’area è situata in una piccola zona artigianale/commerciale fuori dalla città. In seguito ad accertamenti svolti nel 2003 dal Corpo forestale dello Stato, in parallelo a operazioni di urbanizzazione, sono stati rilevati interramenti di materiale non conforme, di origine inerti con provenienza da verificare. L’intervento di risanamento consisterà nella rimozione del materiale e nella restituzione della condizione di conformità dell’area.

Area ex Macello - TECTON    (Reggio Emilia)         

Risorse: 858.381 euro

Il sito è collocato all’interno del tessuto cittadino, ed è la sede storica di un macello; sede attualmente dismessa e in fase di riconversione. La contaminazione è costituita da residui della pregressa attività, rilevati soprattutto nel suolo, oggetto pertanto di ripristino principalmente attraverso la rimozione degli hot-spot (tecnicamente, piccole zone dove è presente una maggiore concentrazione di contaminanti).

Rio Medici (Casalgrande)

Risorse: 1.658.236 euro

Si tratta dell’area ex SIN (Sito di interesse nazionale) Sassuolo-Scandiano, istituito con decreto ministeriale 468/2001 e successivamente derubricato a sito regionale. Il sito è costituito da una porzione del Rio che attraversa una zona commerciale, lungo i cui argini è stato deposto nel tempo materiale non conforme. L’intervento consisterà nel ripristino dell’alveo, sia da un punto di vista ambientale che idraulico.

Reggiana macchine utensili (Albinea)

Risorse: 243.858

A patire dagli anni ‘70 e fino agli inizi degli anni 2000, sul sito - in una zona artigianale fuori dal centro abitato - si è svolta un’attività ceramica. In fase di acquisizione, dopo la dismissione, è stata rilevata la presenza di interramenti costituiti da inerti e materiali di scarto, presumibilmente derivanti sempre dall’attività di lavorazione della ceramica. La bonifica consisterà nel ripristino delle condizioni di conformità e sicurezza del lotto, con interventi in parte di rimozione e in parte di contenimento.

MODENA

Ex Fonderie Riunite (Modena)

Risorse: 1.917.457 euro

Il sito è un comparto ex industriale dismesso collocato nell’area urbana, nei pressi dello stabilimento della Maserati. In passato è stato la sede di una delle storiche industrie siderurgiche di Modena, attività iniziata nel 1938 e dismessa nel 1983. La bonifica consisterà nella rimozione delle porzioni di suolo segnati dai residui dei molti anni di attività siderurgica pesante, riportando il quadro ambientale in condizioni di idoneità ai piani di riqualificazione in esecuzione su tutta la zona ex produttiva. La riqualificazione prevede, tra le altre attività, anche il recupero e il restauro architettonico del corpo di fabbrica che diventerà la sede dell’Istituto storico, e la realizzazione del Dast, il Distretto per l’accelerazione e lo sviluppo della tecnologia.

Residenziale Sassuolo Due (Sassuolo)

Risorse: 487.716 euro

Il sito apparteneva al Sin Sassuolo-Scandiano istituito con decreto ministeriale 468/2001, poi derubricato a sito regionale. Fino agli anni ‘70-‘80 l’area, attualmente inclusa nell’urbanizzato cittadino, è stata la sede dell’azienda Marca Corona, uno degli insediamenti produttivi del settore ceramico più antichi della provincia di Modena (1741). Terminata l’attività ceramica è iniziata una riconversione urbanistica radicale, che ha portato la totale demolizione degli edifici industriali e poi alla realizzazione di un’area residenziale con relativo verde privato di pertinenza. Il sito è costituito dalla porzione terminale della grande operazione di riqualificazione, la cui bonifica vedrà la rimozione degli ultimi tratti delle storiche condotte di scolo industriali, e l’asportazione e messa in sicurezza degli ultimi residui di materiale non conforme interrato.                      

Ditta COMER  (Sassuolo)

Risorse: 97.543 euro

Si tratta di un’area parte dell’ex SIN Sassuolo-Scandiano. Collocata in una zona artigianale della città, durante operazioni edilizie, nel 1992 è stata rilevata la presenza di inerti interrati di origine ceramica, individuando il riempimento di una vecchia cava della zona. L’intervento consisterà nella messa in sicurezza dell’area su cui insistono capannoni industriali.

Solignano 2 Ex Frattine (Castelvetro di Modena)

Risorse: 975.433 euro

Area parte dell’ex SIN Sassuolo-Scandiano. Il sito si trova in prossimità del fiume Tiepido, dove la depressione di una cava è stata tombata tra gli anni ‘70 e ‘80 con materiali di origine ceramica, da inerti a fanghi. Data l’estensione dell’area, oltre ai lavori di rifacimento dell’argine già effettuati dalla Regione, l’intervento consisterà in una messa in sicurezza permanente di tutto il comparto.

Abbandono rifiuti Area agricola (Marano sul Panaro)

Risorse: 97.543 euro

In una zona fuori dall’abitato, in un’area prettamente agricola, su un lotto dove si svolgeva attività di commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli, nel 1992 è stato rinvenuto un deposito non autorizzato di rifiuti, in parte abbandonati. Si trattava principalmente di fanghi ceramici parzialmente interrati e lastre di cemento amianto depositate non in sicurezza. In seguito ai primi interventi da parte del Comune, le lastre di eternit e i rifiuti fuoriterra sono stati allontanati, mentre resta ancora la presenza dei fanghi ceramici interrati, oggetto dell’intervento di bonifica che, attraverso la rimozione, ripristinerà completamente il sito.

LAV-FER Srl ex F.D.M. (Campogalliano)

Risorse: 487.716 euro

Area situata in zona artigianale prossima all’abitato dove, a partire dalla metà degli anni ‘70, si svolgevano attività di zincatura a caldo, con diversi proprietari successivi che hanno terminato l’attività alla fine degli anni ‘90. La bonifica consisterà nel risanamento del suolo contenente i residui dell’attività produttiva e nel ripristino della conformità ai futuri utilizzi.

SIPE NOBEL - LE BASSE (Spilamberto)

Risorse: 6.074.230 euro

Il sito è una vasta area collocata tra l’abitato di Spilamberto e quello di Vignola, storicamente dedicata ad attività produttiva per materiale da fuoco e bellico, dove già dal ‘600 veniva prodotta polvere infiammabile ed esplosiva; attività che si è modificata nel tempo in base all’evoluzione del materiale bellico. Dopo la seconda guerra mondiale l’attività, gestita storicamente dalla ditta SIPE-Nobel, è progressivamente calata e in piccola parte trasformata in industria meccanica con l’inserimento di altre aziende del settore. La produzione è definitivamente terminata nel 1992. La bonifica è volta ad eliminare dal suolo i residui di materiale esplosivo derivanti da tanti anni di produzione, ripristinando un’area verde molto estesa, con grandi edifici di importante valore architettonico.

BOLOGNA

Area via della Bastia (Casalecchio di Reno)

Risorse: 146.315.000 euro

L’area è all’interno del tessuto urbanizzato, in un’area in passato commerciale-artigianale limitrofa al centro abitato progressivamente integrata nell’abitato, attualmente di carattere residenziale. Il sito rappresenta una parte del comparto in cui adducevano varie linee di scarico dell’area artigianale verso il canale di Reno, dove si sono accumulati residui di prodotti commerciali di vario genere liberamente scaricati in periodo ante legislazione ambientale. La bonifica completerà l’intervento di risanamento del suolo e delle acque già iniziato dall’amministrazione comunale.

ECOWATER TREATMENT di Agra Srl (Budrio)

Risorse: 1.238.800 euro

Il sito è collocato in un comparto commerciale fuori dal centro abitato, dove, tra la fine degli anni ‘90 e gli inizi del 2000, la ditta Ecowater ha svolto attività per lo stoccaggio e il successivo trattamento di rifiuti liquidi e fangosi, pericolosi e non pericolosi. L’attività è terminata definitivamente nel 2004 e il sito è stato abbandonato senza operazioni di decomissioning. La bonifica completerà la dismissione dell’area e la decontaminazione di suolo e falda.

FERRARA

Ex AMGA (Ferrara)

Risorse: 975.433 euro

L’area è collocata all’interno del centro urbano in prossimità delle mura storiche cittadine. Sede del gasometro storico costruito nella seconda metà dell’800, in cui l’Italgas ha prodotto e gestito gas città fino al 1964. Successivamente l’area è passata alla municipalizzata AMGA che ha terminato la produzione di gas città continuando a gestire la rete di metanizzazione urbana. L’intervento prevede la continuazione delle operazioni ambientali già intraprese dall’amministrazione comunale, completando la messa in sicurezza e la bonifica del suolo e della falda.

PPS Ambiente (Bondeno)     

Risorse: 1.365.606 euro

Il sito è collocato in zona rurale-agricola, comprendente una serie di laghi artificiali generati da depressioni di cava, configurandosi attualmente come area naturalizzata di importante estensione. Dagli inizi dagli anni 2000 fino al 2012 era presente un’attività di recupero rifiuti non pericolosi, con cui sono state tombate alcune delle depressioni di cava fino al rinvenimento di materiale non conforme. L’intervento consiste nel bonificare e mettere in sicurezza le zone in cui è presente il materiale non conforme.

Area maceri    (Terre del Reno)

Risorse: 585.260

Comparto limitrofo al centro abitato di Dosso, in cui erano presenti tre maceri, parte dei quali, a partire dagli anni ’60, sono stati ritombati come discarica urbana con ordinanza sindacale ai sensi dei vecchi regolamenti sanitari, e in parte ritombati abusivamente. Durante una serie di interventi edilizi è stato rinvenuto il ritombamento abusivo, che ha aperto l’iter ambientale, successivamente interrotto. L’intervento di bonifica riporterà le dovute condizioni di sicurezza rispetto al corpo dei rifiuti e risanerà le porzioni di matrici ambientali impattate.

RIMINI

MC - MetalCrome (San Giovanni in Marignano)

Risorse: 390.173 euro

Il sito è collocato in una zona commerciale prossima alla cittadina, dove dalla fine degli anni ’90 la ditta MC ha svolto un’attività galvanica (cromature, zincature). In seguito a un incidente nel 2012, l’attività si è interrotta e sono iniziate le operazioni ambientali, attualmente a carico dell’amministrazione comunale. L’intervento di bonifica completerà quanto iniziato dal Comune, ultimando la dismissione del sito, la bonifica del suolo impattato e l’intervento sulla falda, attualmente oggetto di misure di sicurezza.