Introduzione
Alla Casa Circondariale della Dozza di Bologna “Rocco D’Amato” il numero di persone detenute, oltre 800 a fronte di una capienza regolamentare di 457, ha superato ogni soglia di sostenibilità. E, nonostante la sezione che in via temporanea ospitava i ‘giovani adulti’ sia rientrata nella piena disponibilità del circuito penale ordinario, il possibile afflusso da altri territori di nuovi arrivi, potenzialmente 70-90, rischia di aggravare ulteriormente la condizione cronica di sovraffollamento, con ripercussioni inevitabili sulla qualità della vita interna e sulla sicurezza di chi vi lavora.
Parte da tali premesse la lettera, a firma dell’assessora al Welfare e Terzo settore, Isabella Conti, che la Regione Emilia-Romagna ha inviato l’8 ottobre al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, per chiedere, in attesa della riorganizzazione interna della Casa circondariale, di sospendere i nuovi arrivi e di dare all’Amministrazione penitenziaria la possibilità di adeguare gli spazi per decomprimere le sezioni più problematiche e affollate.
“Nel frattempo- prosegue Conti nella missiva- chiediamo che si apra un tavolo tecnico stabile tra Ministero, Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria, Regione e Comune di Bologna per coordinare gli interventi strutturali e definire insieme una nuova distribuzione delle sezioni che tenga conto delle categorie più fragili, in particolare dei detenuti protetti e delle persone con fragilità psichiatriche, garantendo standard minimi di vivibilità e sicurezza”.
Una richiesta ribadita questa mattina dall’assessora Conti e dal presidente della Regione, Michele de Pascale, che a Bologna hanno partecipato all’evento ‘La vita dietro le sbarre: una cella al centro della città’, finalizzato proprio a sensibilizzare le cittadine e i cittadini sull’emergenza del sistema carcerario italiano e sulle inaccettabili condizioni di detenzione che lo contraddistinguono.
L’iniziativa, organizzata dalla Camera Penale di Bologna “Franco Bricola” assieme all’Osservatorio “Diritti umani, carcere ed altri luoghi di privazione della libertà”, in collaborazione con Extrema Ratio e con il patrocinio del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati e del Comune di Bologna, si è svolta nel cuore del capoluogo: a grandezza reale, fedelmente arredata e ricostruita grazie alla collaborazione del Lions Club Borgo Panigale Emilia Ponente, è esposta una cella carceraria, liberamente visitabile da chiunque voglia varcarne la soglia, per restituire una percezione tangibile di ciò che significa vivere ‘dietro le sbarre’, negli spazi ristretti in cui si consuma la quotidianità di migliaia di persone.

“Quella del sistema carcerario è un’emergenza inaccettabile, a cui occorre dare una risposta non più rinviabile- affermano de Pascale e Conti-. Ben vengano quindi iniziative come questa, che aiutano a risvegliare l’attenzione di tutte e tutti, Istituzioni e cittadini, su un tema che attiene alla dignità: trattare gli esseri umani in questo modo significa condannarli per sempre e non recuperarli mai più. Siamo convinti, come abbiamo scritto nella lettera al ministro Nordio, che una gestione condivisa e responsabile sia la sola strada per preservare un luogo complesso come la Casa circondariale della Dozza e in generale tutte le nostre carceri, sia per chi vi è rinchiuso, sia per chi vi opera ogni giorno con professionalità e dedizione: tanto i detenuti quanto i lavoratori hanno il diritto di poter lavorare in condizioni sicure e dignitose. Per questo abbiamo proposto al ministro Nordio un tavolo tecnico interistituzionale stabile, dove poter confrontarsi su criticità e possibili soluzioni”.
“Come Regione- aggiungono presidente e assessora- continueremo a fare la nostra parte: sul fronte della sanità penitenziaria, del supporto psicologico e sociale e dei percorsi di reinserimento che stiamo rafforzando con le Amministrazioni comunali e gli Enti del terzo settore. Ma chiediamo anche uno stop a nuovi ingressi e una riorganizzazione degli spazi, perché è evidente che senza un equilibrio numerico sostenibile nessuna buona pratica potrà reggere nel tempo”.
Ultimo aggiornamento: 20-10-2025, 13:18
