martedì,  25 luglio 2023

Emilia-Romagna prima in Italia sui 'Lea', le prestazioni che devono essere garantite dal Servizio sanitario

I dati del monitoraggio curato da Fondazione Gimbe sui dati del ministero della Salute, ancora in crescita

Prima Regione in Italia nell’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza (LEA): l’Emilia-Romagna si conferma la migliore quando si tratta di garantire le prestazioni offerte ai cittadini gratuitamente, o dietro pagamento di un ticket, dal Servizio sanitario nazionale, piazzandosi davanti a Toscana, provincia autonoma di Trento, Lombardia e Veneto.

A confermarlo è il monitoraggio a cura della Fondazione Gimbe che, sostanzialmente, dà conto della capacità delle Regioni di utilizzare le risorse dello Stato per garantire i servizi essenziali.

L’Emilia-Romagna ottiene un punteggio totale di 281,2 punti, migliorando di 7,4 punti gli esiti dell’anno precedente: nello specifico, il punteggio è la somma dei 90,73 punti ottenuti in prevenzione collettiva e sanità pubblica, 95,96 in assistenza distrettuale, 94,5 in assistenza ospedaliera.

 

Il monitoraggio

Ogni anno il Ministero della Salute valuta l’erogazione dei LEA, ovvero delle prestazioni sanitarie che le Regioni devono garantire gratuitamente o previo il pagamento del ticket. Una sorta di pagella per i servizi sanitari regionali che identifica le Regioni adempienti, che meritano di accedere alla quota di finanziamento premiale. Le Regioni inadempienti vengono sottoposte ai piani di rientro, che prevedono uno specifico affiancamento da parte del Ministero della Salute: nelle situazioni più critiche si può arrivare al commissariamento.

Dal 2020 la “Griglia LEA” è stata sostituita da 22 indicatori CORE del Nuovo Sistema di Garanzia (NSG), suddivisi in tre aree: prevenzione collettiva e sanità pubblica, assistenza distrettuale e assistenza ospedaliera. In ogni area le Regioni vengono considerate adempienti se raggiungono almeno 60 punti su 100 in tutte le aree.

Vista l’emergenza pandemica, per il 2021, come per l’anno precedente, il monitoraggio è stato effettuato dal Ministero della Salute o scopo di valutazione e informazione, senza impatto sulla quota premiale.

 

I dati del 2021

Considerato che il Ministero della Salute non sintetizza in un punteggio unico la valutazione degli adempimenti LEA, la Fondazione GIMBE ha elaborato una classifica di Regioni e Province autonome sommando i punteggi ottenuti nelle tre aree. Rispetto al 2020 le Regioni adempienti nel 2021 salgono da 11 a 14, nell’ordine: Emilia-Romagna, Toscana, Provincia autonoma di Trento, Lombardia, Veneto, Marche, Piemonte, Umbria, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Abruzzo, Puglia, Basilicata. Dal 2020 al 2021 tre Regioni diventano adempienti: Abruzzo, Basilicata e Liguria.

Rimane evidente il distacco che esiste tra le regioni settentrionali e quelle meridionali: la Fondazione Gimbe in merito ha richiesto alla Commissione Affari Costituzionali del Senato di espungere la sanità dalle materie su cui le Regioni possono richiedere maggiori autonomie.

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ultima modifica 2023-07-25T17:25:15+02:00
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