Microbiota analysis for risk assessment: evaluation of hazardous dietary substances and its potential role on the gut microbiome variability and dysbiosis
Data di pubblicazione | 25 Maggio 2022 |
Ambito sintetico | Prodotti dietetici, nutrizione umana e allergie |
Sintesi a cura dell'Università di Parma | Analisi del microbiota intestinale: valutazione di sostanze alimentari pericolose e loro potenziale ruolo sulla variabilità del microbioma intestinale e disbiosi (5 di 20) L'espansione dei campi di studio relativi ai microrganismi probiotici ed ai loro effetti benefici sulla salute umana è un panorama in evoluzione. L'attuale innovazione nell'area della biotecnologia e della bioinformatica sta emergendo al di fuori delle definizioni classiche; perciò, nuovi microrganismi con nuove potenzialità emergeranno portando nuove sfide per istituzioni scientifiche e normative. Allo stesso tempo, la ricerca di biomarcatori (impronte digitali che definiscono in maniera univoca un soggetto) per predire l'incidenza di malattie e la progressione e la risposta a trattamenti clinici è un'area chiave della ricerca microbiologica resa possibile dall'elaborazione efficiente di grandi insiemi di dati ed evidenze scientifiche. Tuttavia, la regolamentazione dei microrganismi benefici e dei batteri probiotici fino ad oggi commercializzati differisce tra i paesi, sia europei che extraeuropei. Il livello di classificazione, infatti, non è armonizzato a livello globale. Allo stesso tempo, i regolamenti e le leggi sono molto esigenti nel valutare la sicurezza dei prodotti presenti sul mercato, di modo che solo quei prodotti con benefici sottoscritti da evidenze scientifiche possano ottenere un riconoscimento positivo in termini di indicazioni benefiche sulla salute. Nel presente progetto di EFSA, si evidenzia la necessità di specificare chiaramente i criteri per la definizione delle proprietà benefiche di un microrganismo probiotico e di fornire i dettagli sugli approcci utili per raggiungere tali principi, con l'intenzione che i produttori possano beneficiare di un modo trasparente per comunicare la qualità del prodotto ai consumatori, senza barriere. |
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