Assessment of endocrine disruptive properties of PFOS: EFSA/ECHA guidance case study utilising AOP networks and alternative methods
Data di pubblicazione | 25 5 2022 |
Ambito sintetico | Sostanze attive a livello endocrino |
Sintesi a cura dell'Università di Parma | Il programma Europeo di finanziamento per la valutazione del rischio in ambito alimentare (in inglese EU-FORA, European Food risk assessment fellowship programme) è un’iniziativa fondamentale per garantire la preparazione delle istituzioni europee alle future esigenze in materia di analisi del rischio. Il programma mira ad ampliare il gruppo di esperti in valutazione del rischio per la sicurezza alimentare in Europa e a stimolare il coinvolgimento degli Stati Membri nei lavori di valutazione del rischio, con l’obiettivo ultimo di costruire una cultura comune dell’Unione Europea per la valutazione del rischio. Sul sito di EFSA sono state pubblicate venti opinioni riguardanti diversi temi della valutazione del rischio derivante dagli alimenti e dal loro consumo. Ogni settimana verranno pubblicati gli aspetti più rilevanti di ognuno degli studi portati a termine durante lo sviluppo del programma EUFORA. Qui di seguito viene descritto l’argomento di questa settimana: Valutazione delle proprietà degli interferenti endocrini derivanti dai PFOS: il caso studio EFSA/ECHA Gli interferenti endocrini (ED) sono sostanze di diversa origine che interferiscono con il fisiologico funzionamento del sistema endocrino, influendo negativamente sulla salute umana e di conseguenza sull'ambiente. Nell'Unione Europea è stata introdotta una legislazione avente obiettivo l’eliminazione le principali e conosciute fonti di ED. Tuttavia, la loro identificazione rimane un ostacolo impegnativo, ma cruciale, per la corretta regolamentazione di queste sostanze e la conseguente gestione del rischio. Di recente è stata definita una guida per la valutazione degli ED presenti in pesticidi e biocidi basata su test tossicologici tradizionali in vivo, quindi studi che hanno bisogno di organismi viventi per determinare con esattezza i potenziali effetti sulla salute. La lacuna risiede perciò in uno metodo di studio alternativo e più meccanicistico per la valutazione degli effetti derivati dal consumo di queste sostanze. Ed eventualmente ridurre la necessità di test in vivo, decisamente più onerosi in termini di tempo, denaro e personale. In conclusione, l'uso di tali metodi ha migliorato significativamente i risultati della valutazione del rischio per queste sostanze, migliorando anche il carico e la qualità delle evidenze scientifiche ottenute. |
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