Delegazione presso l'UE: Europass

Safety assessment of the substance, titanium dioxide surface treated with fluoride-modified alumina, for use in food contact materials

Data di pubblicazione: 26/06/2019

Ambito sintetico: Imballaggi alimentari

Sintesi a cura dell'Università di Parma:

Valutazione della sicurezza della superficie di biossido di titanio trattata con alluminio fluoruro per l’uso come imballaggio a contatto con alimenti

 La presente Opinione condotta dal panel di esperti in materiali a contatto con alimenti, enzimi e coadiuvanti da processo (CEP) è una valutazione della sicurezza della superficie di diossido di titano trattata con alluminio fluoruro per il successivo uso come imballaggio a contatto con alimenti. La sostanza analizzata è caratterizzata da una dimensione delle particelle che variano tra 0 e 100 nm e può essere usata come colorante fino ad un 25 % (w/w) in quasi tutte le preparazioni di polimeri. Tutti i materiali che contengono questo tipo di prodotto sono da considerarsi “a contatto con alimenti” di qualsiasi tipo ed a qualsiasi passo e temperatura della catena di produzione. I risultati ottenuti dall’analisi dei lavori ad oggi disponibili, dimostrano che le particelle di questo composto restano incluse nella loro totalità anche in polimeri polari insufflati come la poliammide, e che quindi non comportano nessuna migrazione. Inoltre, le stesse particelle sono resistenti all’abrasione escludendo la possibilità di trasferimento in alimenti solidi e/o secchi. Per cui, il presente materiale non suscita nessuna preoccupazione a livello di esposizione per via alimentare. Infine, il gruppo di esperti ha concluso che la sostanza non rappresenta un allarme dal punto di vista della sicurezza se usata come additivo fino alla concentrazione stabilita (25%) in polimeri usati a contatto con alimenti, sebbene per l’uso in polimeri polari insufflati usati in alimenti con un contenuto di acido acetico del 3% dovrebbe essere limitato a 4 ore a massimo 100° C. Quest’ultimo caso è dovuto al fatto che se usato ad una concentrazione del 25% ed il contatto con l’alimento viene prolungato a 10 giorni ad una temperatura di 60° C, la migrazione di alluminio e fluoro è risultata essere superiore al limite di migrazione specifico di 1 e 0.15 mg/kg di alimento, rispettivamente. Lo stesso gruppo ha inoltre enfatizzato l’importanza del rispetto dei limiti massimi di migrazione specifica per alluminio e fluoro.

Link: https://www.efsa.europa.eu/it/efsajournal/pub/5737

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ultima modifica 2019-07-01T18:59:50+02:00
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