Risk assessment of nitrate and nitrite in feed
Data di pubblicazione: 04/11/2020
Ambito sintetico: Contaminanti
Sintesi a cura dell'Università di Parma:
La Commissione europea ha chiesto al gruppo sui contaminanti nella catena alimentare (gruppo CONTAM) di EFSA un parere scientifico sui rischi per la salute degli animali legati al consumo di nitriti e ai nitrati nei mangimi. Per il nitrato, il gruppo di esperti scientifici di EFSA ha identificato una dose di riferimento con un limite di confidenza del 10% (BMDL10) di 64 mg nitrati / kg di peso corporeo (pc) al giorno per quanto riguarda i bovini adulti. Il BMDL10 è applicabile a tutti i bovini, ad eccezione delle vacche in stato di gravidanza. Poiché i dati disponibili suggeriscono che ovini e caprini non sono più sensibili dei bovini, il BMDL10 potrebbe essere applicato anche a queste specie. Le stime di esposizione media più elevate di 53 e 60 mg di nitrati / kg di peso corporeo al giorno nelle diete a base di insilati di erba per bovini da carne e capre da ingrasso, rispettivamente, possono rappresentare un problema di salute per i ruminanti se confrontate con il BMDL10 di 64 mg di nitrati / kg di peso corporeo per giorno. Le stime di esposizione media più elevate di 2,0 mg di nitrati / kg di peso corporeo al giorno nei mangimi per suini indicano un basso rischio di effetti avversi alla salute, se confrontate con il valore di assunzione dove non si riscontrano effetti avversi alla salute (NOAEL) di 410 mg di nitrati / kg di peso corporeo al giorno. Anche se, i livelli di esposizione potrebbero essere sottostimati a causa dell'assenza di dati su alcuni ingredienti chiave nelle diete di questa specie. A causa dei limiti dei dati disponibili, il gruppo CONTAM non ha potuto caratterizzare il rischio per la salute in specie diverse da ruminanti e suini da nitrati e in tutti gli animali da reddito e da compagnia da nitriti. Sulla base di un set di dati limitato, è probabile che la presenza di nitriti e nitrati nei mangimi possa essere veicolata ai prodotti alimentari di origine animale e che questi contribuiscano alla formazione di N-nitrosammine, tuttavia questo fenomeno è da considerarsi trascurabile.