Microbiota analysis for risk assessment of xenobiotics: cumulative xenobiotic exposure and impact on human gut microbiota under One Health approach
Data di pubblicazione | 14 12 2022 |
Ambito sintetico | Rischio biologico |
Sintesi a cura dell'Università di Parma | Studio dell’interazione tra microbiota intestinale e sostanze xenobiotiche
Sul sito di EFSA sono state pubblicate 15 pubblicazioni scientifiche riguardanti diversi temi nel campo della valutazione del rischio derivante dagli alimenti e dal loro consumo. Gli aspetti più rilevanti dell’ultimo studio sono riportati qui di seguito. Il microbiota intestinale umano può essere considerato come una comunità di diversi microrganismi che, attraverso la costante comunicazione bidirezionale con i principali organi umani, svolge il ruolo fondamentale di mantenere lo stato di equilibrio di salute contribuendo, per esempio, alla corretta digestione del cibo ma anche alla salute dei processi endocrini, neurologici, immunologici e probabilmente anche riproduttivi. Per questo motivo, il microbiota intestinale viene spesso chiamato il "secondo cervello" o anche il "secondo fegato". Tuttavia, le sostanze xenobiotiche (estranee all’organismo umano) come i composti inquinanti di origine ambientale, possono facilmente entrare nella catena di produzione alimentare o anche nell’industria cosmetica e farmaceutica sottoponendo il microbiota intestinale a un certo tipo di stress potenzialmente capace di alterarne la composizione, innescando così stati di “disbiosi”, associati ad alcuni disturbi e malattie. In questo contesto, l'applicazione delle più recenti ed avanzate tecnologie che combinano saggi analitici ed elaborazione di numerosi dati come la meta‐omica, ovvero l’integrazione di genomica, metagenomica, metabolomica, metatrascrittomica, proteomica sono particolarmente importanti per fare chiarezza sui biomarcatori associati alle disfunzioni specifiche del microbiota e dei suoi effetti innescate dall'esposizione agli xenobiotici. |
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