Valutazione della sicurezza della fibra di carota arricchita in ramnogalatturonano-I (cRG-I) come nuovo alimento
Safety of rhamnogalacturonan-I enriched carrot fibre (cRG-I) as a novel food pursuant to Regulation (EU) 2015/2283
29 agosto 2025
Nutrizione, nuovi alimenti e allergeni
Il Panel su Nutrizione, Nuovi Alimenti e Allergeni Alimentari (NDA) di EFSA ha pubblicato un parere scientifico richiesto dalla Commissione Europea per valutare la sicurezza della fibra di carota arricchita in ramnogalatturonano-I (cRG-I) come nuovo alimento, in conformità con il Regolamento (UE) 2015/2283. Questo nuovo alimento è un polisaccaride ad alto peso molecolare ricavato dalla sansa di carota.
L'alimento è destinato a essere utilizzato come ingrediente in vari prodotti alimentari, compresi quelli per l'alimentazione della popolazione generale, per scopi medici speciali, per il controllo del peso e come integratori alimentari, escludendo i neonati.
Il Panel ha considerato che il processo di produzione sia sufficientemente descritto e non sollevi preoccupazioni per la sicurezza, e ha dimostrato che il consumo del cRG-I non sia nutrizionalmente svantaggioso. Sulla base dei dati forniti, non sono state riscontrate preoccupazioni riguardo alla genotossicità. Uno studio di 90 giorni sui ratti non ha mostrato effetti tossicologici rilevanti per l'uomo fino alla dose massima testata di 7753 mg/kg di peso corporeo al giorno. È stato infine notato che gli effetti osservati sul cieco e sui reni sono di natura adattativa e non tossicologicamente rilevanti per l'uomo.
Riguardo alla potenziale allergenicità, il Panel di esperti scientifici ha rilevato che il nuovo alimento potrebbe conservare il potenziale allergenico delle carote, anche se il processo di produzione, che include trattamenti termici fino a 90°C, potrebbe denaturare la proteina allergenica (Dau c 1). Tuttavia, le reazioni allergiche non sarebbero diverse da quelle scatenate dal consumo di carote.
Il Panel NDA ha concluso che il cRG-I è sicuro nelle condizioni d'uso proposte. Il margine di esposizione tra la dose più alta testata sui ratti e le stime di assunzione più elevate (95° percentile) per l'uomo varia da 22 (per i neonati) a 106 (per gli adulti), un valore considerato sufficiente.
Il parere sul sito di EFSA
