I composti fenolici naturalmente presenti nell’olio d’oliva e l’abbassamento del colesterolo LDL e della pressione arteriosa sistolica riducono il rischio di malattie coronariche
Phenolic compounds naturally present in olive oil and lowering of blood LDL-cholesterol and systolic blood pressure, therefore reducing the risk of coronary heart disease: Evaluation of a health claim pursuant to Article 14 of Regulation (EC) No 1924/2006
23 maggio 2025
Nutrition – Nutrizione, nuovi cibi e allergeni
A seguito di una richiesta di QvExtra! Internacional, è stato domandato al Panel di esperti EFSA su Nutrizione, Nuovi Alimenti e Allergeni (NDA) di esprimere un parere sulla fondatezza scientifica di un “health claim”, un’affermazione sulla salute normalmente presente in etichetta, relativo alla correlazione fra composti fenolici naturalmente presenti nell’olio d’oliva e la riduzione del colesterolo LDL e della pressione arteriosa sistolica nel sangue.
Il richiedente ha identificato sette studi scientifici sull’uomo che hanno esaminato l’effetto dei polifenoli dell’olio d’oliva sull’LDL e/o sulla pressione arteriosa sistolica. Nel valutare le prove relative al livello di colesterolo LDL ematico, il gruppo di esperti scientifici ha ritenuto che, sebbene uno studio di intervento sull'uomo in soggetti con ipercolesterolemia abbia mostrato una riduzione del colesterolo LDL in seguito al consumo quotidiano di polifenoli dell'olio d'oliva per 3 settimane, questi risultati non siano supportati da altri studi. Il Panel ha inoltre ritenuto che non fossero disponibili prove sulla persistenza dell’efficacia a lungo termine (≥ 8 settimane) o su un plausibile meccanismo d’azione.
Sulla base dei dati presentati dal richiedente, è stato concluso che, nonostante l’alimento/composto in analisi, ossia i composti fenolici naturalmente presenti nell’olio d’oliva, sia sufficientemente caratterizzato, non vi sia una relazione di causa-effetto tra il consumo di composti fenolici dell’olio d’oliva e la riduzione del colesterolo LDL o della pressione arteriosa sistolica nel sangue.
Il parere sul sito di EFSA