Rivalutazione EFSA sui Parassiti nei Prodotti Ittici: Rischi e Tecniche di Controllo
Re-evaluation of certain aspects of the EFSA Scientific Opinion of April 2010 on risk assessment of parasites in fishery products, based on new scientific data. Part 1: ToRs1–3
Malattie zoonotiche
Parassiti negli alimenti
Di recente, l'EFSA ha rivalutato alcuni aspetti dell'Opinione scientifica anteriormente pubblicata nel 2010 sulla valutazione del rischio relativa alla presenza di parassiti nei prodotti della pesca. I dati di sorveglianza pubblicati dal 2010, sebbene limitati, hanno indicato l'assenza di evidenze di infezione da parassiti in salmoni e halibut atlantici, trota arcobaleno, orate, rombi, corvine, carpe comuni e siluri europei. Tuttavia, non sono stati trovati studi per ricciola, trota marrone, siluro africano, anguilla europea e persico persico. Mentre alcuni parassiti come Anisakis pegreffii, A. simplex (s.s.) e Cryptocotyle sono stati trovati in branzini europeo, tonno rosso atlantico e merluzzo, e Pseudamphistomum truncatum e Paracoenogonimus ovatus sono stati trovati in tinche allevate in mare aperto, vasche o serbatoi a flusso costante. È molto probabile che i pesci prodotti in sistemi di acquacoltura in ricircolazione chiusa (RAS) o impianti a flusso con presa d'acqua filtrata e alimentati esclusivamente con mangimi trattati termicamente siano esenti da contaminazione da parassiti. Dall'ultima opinione di EFSA, sono stati sviluppati metodi analitici certificati ISO per rilevare parassiti nei pesci. Inoltre, sono emerse nuove tecnologie e metodologie di scansione ed analisi per la rilevazione, visualizzazione, isolamento e identificazione di parassiti in prodotti ittici.
La congelazione e la cottura rimangono i metodi più efficaci per eliminare questi parassiti potenzialmente presenti in prodotti alimentari. La lavorazione ad alta pressione potrebbe essere adatta per alcuni prodotti specifici e la tecnologia a impulsi elettrici mostra promesse, anche se sono necessari ulteriori sviluppi. Tra le tecniche tradizionali, la salatura a secco delle acciughe ha inattivato con successo Anisakis, mentre gli studi su altri processi tradizionali come l'essiccazione all'aria e la doppia salatura (salatura in salamoia più salatura a secco) suggeriscono un'efficace inattivazione degli anisakidi, ma sono necessari più dati che coprano questi e altri parassiti in varie specie di pesci e prodotti per determinare se tali processi siano sempre efficaci. La marinatura, tuttavia, non è risultata efficacie nell'inattivare gli anisakidi. Estratti botanici, oli essenziali ed altri estratti vegetali possono avere proprietà antiparassitarie, ma mancano dati sulla sicurezza relativa al loro consumo.
In conclusione, sebbene i dati di sorveglianza dal 2010 suggeriscano un basso rischio di infezione da parassiti zoonotici in alcuni prodotti ittici, è necessaria una vigilanza e una ricerca continue per garantire la sicurezza dei prodotti della pesca per i consumatori. Le tecnologie avanzate di rilevamento e lavorazione mostrano promesse nel migliorare il controllo dei parassiti nell'industria ittica, ma ulteriori ricerche e standardizzazione sono necessarie per sfruttarne appieno il potenziale
18/04/2024