Derivazione di un valore guida basato sulla salute per il Δ8-tetraidrocannabinolo (Δ8-THC) e la sua presenza negli alimenti
Derivation of a health-based guidance value for Δ8-tetrahydrocannabinol (Δ8-THC) and its occurrence in food
18 novembre 2025
Contaminanti nella filiera alimentare
A seguito di una richiesta della Commissione Europea, il Panel CONTAM (Contaminanti nella catena alimentare) ha fornito un parere scientifico sulla derivazione di un valore guida basato sulla salute (HBGV: health-based guidance value) per il Δ8-tetraidrocannabinolo (Δ8-THC) negli alimenti. Sono state valutate la presenza di Δ8-THC e la sua co-presenza con Δ9-THC nella canapa e nei prodotti derivati dalla canapa.
La potenza relativa di Δ8-THC e Δ9-THC è stata derivata da dati provenienti da uno studio clinico. La stima puntuale della potenza relativa (rapporto fra Δ9-THC e Δ8-THC) era compresa fra 1 e 1.4, con un intervallo di confidenza del 95% fra 0.97 e 1.63. Sulla base di questo intervallo, il Panel di esperti scientifici CONTAM, utilizzando un approccio conservativo, ha fissato un fattore di potenza relativa pari a 1 per il Δ8-THC.
Il Panel aveva precedentemente fissato una dose acuta di riferimento (ARfD) di 1 μg/kg di peso corporeo per il Δ9-THC derivata dagli affetti avversi sul sistema nervoso centrale umano. Data la somiglianza degli effetti e della modalità d’azione tra il Δ8-THC e il Δ9-THC, il gruppo di esperti ha ritenuto che l’ARfD stabilita possa essere considerata come un’ARfD di gruppo per la somma di Δ8- e Δ9-THC.
Per quanto riguarda la presenza di Δ8-THC, la maggior parte dei campioni (93%) sono rimasti “left-censored” (censurati a sinistra), vale a dire il valore esatto delle osservazioni rimane sconosciuto ma inferiore alla soglia di censura (valore limite), in particolare per le foglie per infusi alla canapa, l’olio di semi di canapa, e i semi di canapa (96-99%). I tassi e i livelli di rilevamento più elevati (P95) sono stati riscontrati nelle categorie “Zucchero e simili, dolciumi e dessert dolci a base acquosa”, con 39’100 μg/kg, e “Prodotti per diete non standard, imitazioni alimentari e integratori alimentari”, con 24’000-75’000 μg/kg.
In merito alla co-presenza di Δ8-THC con Δ9-THC, entrambe le sostanze sono state rilevate in 96 campioni su 1145, circa l’8%. In letteratura, tutti i campioni contenenti Δ8-THC di origine naturale aveva un rapporto Δ8/ Δ9 inferiore a 1, mentre secondo i risultati ottenuti dal database EFSA, molti campioni positivi al Δ8-THC avevano un rapporto superiore a 1. Questo indicherebbe l’aggiunta di Δ8-THC semisintetico, la formazione durante la lavorazione, o l’arricchimento del Δ8-THC naturale.
In conclusione, sulla base delle informazioni rilevanti ottenute da una prima analisi della letteratura sul Δ9-THC, dal 2015 i dati suggeriscono la necessità di un’ulteriore valutazione dei rischi di questa sostanza. Il gruppo di esperti raccomanda di aggiornare la valutazione della genotossicità e del meccanismo d’azione, in particolare per quanto riguarda l’intervallo di dosi basse negli studi sull’uomo e sugli animali da laboratorio, e gli endpoint studiati negli studi di tossicologia dello sviluppo e della riproduzione. Qualora venisse confermata la presenza di Δ8-THC nei mangimi a base di canapa, saranno necessari ulteriori studi sul tasso di trasferimento del Δ8-THC nei prodotti di origine animale destinati al consumo umano. Dovrebbero essere condotte indagini sulla formazione di Δ8-THC da cannabinoidi presenti in natura durante la lavorazione e la conservazione degli alimenti, al fine di fornire maggiori informazioni sulla fonte di Δ8-THC negli alimenti. Infine, i dati dei campioni dovrebbero essere ricavati utilizzando metodi analitici adeguati e convalidati per il Δ8-THC.
Il parere sul sito di EFSA
