Come viene valutata la sicurezza dei pesticidi nell'UE?
Ambito sintetico | Pesticidi e Fitosanitari |
Sintesi a cura dell'Università di Parma | Secondo le leggi dell'Unione Europea (UE), le aziende chimiche produttrici di prodotti fitosanitari che vogliono vendere tali sostanze sono responsabili di dimostrarne la sicurezza. Di fatto, sono tenuti a presentare uno specifico dossier contenente studi ed evidenze scientifiche relativi agli specifici prodotti datati non più di dieci anni. Il processo di valutazione segue poi diversi passaggi:
In sintesi, le aziende devono dimostrare la sicurezza dei loro pesticidi secondo le regole dell'UE. In parallelo, le autorità competenti come l’agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) ed EFSA due ruoli diversi ma complementari nella valutazione delle sostanze chimiche e attive alla base dei pesticidi. ECHA è responsabile della valutazione dei pericoli delle sostanze chimiche nell'UE e di proporre come classificarle e etichettarle in relazione agli effetti ambientali e sulla salute, come la cancerogenicità, la genotossicità e la tossicità riproduttiva e dello sviluppo. EFSA è responsabile della valutazione dei rischi che l'esposizione a una determinata sostanza può comportare per gli esseri umani, gli animali e l'ambiente. La valutazione dei pericoli di una sostanza è il primo passo in ogni valutazione del rischio. Nella valutazione della sicurezza delle sostanze attive dei pesticidi, EFSA utilizza la valutazione dei pericoli effettuata da ECHA, quando disponibile. Nel caso del glifosato, ECHA ha effettuato una nuova valutazione dei pericoli nel 2022 e ha concluso che non soddisfaceva i criteri scientifici per essere classificato come sostanza cancerogena, mutagena o tossica per la riproduzione. |
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