Sicurezza ed efficacia di un additivo per mangimi costituito da Pediococcus pentosaceus NCIMB 12674 per tutte le specie animali (Danstar Ferment AG)
Safety and efficacy of a feed additive consisting of Pediococcus pentosaceus NCIMB 12674 for all animal species (Danstar Ferment AG)
22 settembre 2025
Additivi e prodotti per alimentazione animale
A seguito di una richiesta della Commissione Europea, l Panel FEEDAP (Additivi e prodotti o sostanze usati nei mangimi) di EFSA ha pubblicato la sua opinione scientifica sulla specie batterica Pediococcus pentosaceus come additivo tecnologico per migliorare l'insilamento di tutto il materiale vegetale fresco per tutte le specie animali. La concentrazione minima proposta è di 1 x 109 unità formanti colonie (UFC)/kg di materiale vegetale fresco.
Riguardo alla caratterizzazione del microorganismo, P. pentosaceus NCIMB 12674, la specie è stata originariamente isolata dall'insilato di erba, ed il batterio depositato presso la National Collection of Industrial, Food and Marine Bacteria (NCIMB) con il numero di deposito NCIMB 12674 e presso la German Collection of Microorganisms and Cell Cultures (DSMZ) con il numero di accesso DSM 35357. Il richiedente ha dichiarato che non è stato geneticamente modificato. Il Panel di esperti ritiene che la specie P. pentosaceus sia idonea all'approccio di valutazione della sicurezza basato sulla presunzione qualificata di sicurezza. L'identità del ceppo è stata stabilita e non sono stati rilevati geni di resistenza antimicrobica acquisiti. Pertanto, il gruppo FEEDAP ha concluso che l'uso del ceppo come additivo per l'insilamento è considerato sicuro per tutte le specie animali, per i consumatori di prodotti provenienti da animali alimentati con l'insilato trattato e per l'ambiente. Per quanto riguarda la sicurezza degli utenti, l'inalazione e l'esposizione cutanea sono considerate un rischio. Non è possibile trarre conclusioni sul potenziale di irritazione oculare dell'additivo.
Il gruppo FEEDAP ha concluso che il P. pentosaceus NCIMB 12674 a un livello minimo di 1 x 109 CFU/kg di materiale vegetale fresco ha il potenziale di migliorare la produzione e la qualità di fermentazione dell'insilato ottenuto da materiale vegetale fresco moderatamente difficile da insilare, con un contenuto di sostanza secca compreso tra il 21% e il 38,5%.
