Safety evaluation of glucosylated steviol glycosides as a food additive in different food categories
Data di pubblicazione: 09/02/2022
Ambito sintetico: Additivi alimentari
Sintesi a cura dell'Università di Parma: Valutazione della sicurezza dei glicosidi steviolici glicosilati usati come additivo alimentare per diverse categorie di alimenti
Il gruppo di esperti scientifici dell'EFSA sugli additivi e gli aromi alimentari (FAF) ha recentemente valutato la sicurezza dei glicosidi steviolici glicosilati proposti per l'uso come nuovo additivo alimentare in diverse categorie di alimenti. I glicosidi steviolici glicosilati sono costituiti da una miscela di composti contenente da 1 a 20 unità di glucosio (uno zucchero) aggiuntive legate a glicosidi steviolici primari. I glicosidi steviolici glicosilati sono costituiti da non meno del 95% di glicosidi steviolici, ovvero i composti funzionali in grado di dare un gusto dolce quando consumati in un alimento. Queste sostanze vengono prodotte tramite una bio-conversione enzimatica utilizzando la ciclomaltodestrina glucanotransferasi (CGTasi) (EC 2.4.1.19), un enzima isolato da un ceppo microbico non geneticamente modificato di Anoxybacillus caldiproteolyticus. Questo è capace di catalizzare il trasferimento del glucosio dall'amido ai glicosidi steviolici che vengono isolati dalle foglie essiccate di Stevia rebaudiana. Il gruppo di esperti scientifici ha ritenuto che il metabolismo dei glicosidi steviolici glicosilati nell’organismo umano sia simile ai glicosidi steviolici già autorizzati e presenti sul mercato e, pertanto, i dati tossicologici precedentemente valutati sono stati considerati a sostegno della loro sicurezza d’uso come additivo alimentare. Perciò, il gruppo di esperti scientifici ha concluso che non vi sono problemi di sicurezza per il loro uso come nuovo additivo alimentare ai livelli d'utilizzo proposti. Il gruppo di esperti scientifici ha raccomandato, però, alcune modifiche alle specifiche proposte dal richiedente per i glicosidi steviolici glicosilati rispetto alla definizione dei limiti massimi proposti per l'arsenico, un metallo pesante tossico per l’uomo a alte concentrazioni.