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  5. La Leghemoglobina dalla soia: uso e sicurezza negli alimenti come nuovo additivo

La Leghemoglobina dalla soia: uso e sicurezza negli alimenti come nuovo additivo

Safety of soy leghemoglobin from genetically modified Komagataella phaffii as a food additive

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Additivi alimentari

La leghemoglobina dalla soia è una proteina presente nelle radici delle piante di soia, similmente all'emoglobina nel sangue animale serve come trasportatore di ossigeno. Questa proteina è stata sfruttata per l'uso nell'industria alimentare, in particolare nei prodotti analoghi della carne, per imitare il colore e il sapore della carne.

Uso negli Alimenti

L'additivo alimentare proposto, LegH Prep, contenente leghemoglobina di soia, è destinato all'uso come colorante nei prodotti analoghi della carne. Questo additivo è prodotto utilizzando un ceppo geneticamente modificato del lievito Komagataella phaffii (ceppo MXY0541), ingegnerizzato per produrre leghemoglobina di soia. L'uso di LegH Prep negli analoghi della carne mira a fornire il colore e il gusto caratteristici della carne, migliorando l'appeal di questi prodotti a base vegetale per i consumatori alla ricerca di alternative alla carne.

Valutazione della Sicurezza da parte dell'EFSA

La sicurezza della leghemoglobina di soia come additivo alimentare è stata valutata a fondo dal Panel EFSA sugli Additivi Alimentari e gli Aromi (Panel FAF) in conformità al Regolamento (CE) n. 1331/2008. La valutazione considera diversi fattori, tra cui la fonte dell'additivo, il suo processo di produzione e i suoi potenziali effetti sulla salute umana.

Modificazione Genetica e Sicurezza:

Il lievito Komagataella phaffii utilizzato per produrre la leghemoglobina di soia è stato geneticamente modificato, e la sicurezza di questa modifica genetica è in fase di valutazione da parte del Panel EFSA sugli OGM (EFSA-GMO-NL-2019-162). Tuttavia, il Panel FAF ha valutato la sicurezza complessiva della proteina stessa quando usata come previsto nei prodotti alimentari.

Contenuto di Ferro ed Esposizione:

La quantità di ferro-eme fornita dalla leghemoglobina di soia negli analoghi della carne è paragonabile a quella presente in quantità simili di vari tipi di carne. È importante notare che l'esposizione al ferro dall'uso proposto di questo additivo alimentare è prevista essere al di sotto dei livelli di sicurezza stabiliti dal Panel EFSA sulla Nutrizione, gli Alimenti Nuovi e gli Allergeni Alimentari (Panel NDA) per tutti i gruppi di popolazione, sia nella media che nel 95° percentile di consumo.

Digeribilità e Tossicologia:

La leghemoglobina di soia e i suoi componenti saranno digeriti in piccoli peptidi, amminoacidi ed eme B. Il ceppo di lievito ricevente (non-GM) è qualificato per lo status di presunzione qualificata di sicurezza (QPS), il che semplifica il processo di valutazione della sicurezza. Non sono state identificate preoccupazioni di genotossicità, e non sono stati osservati effetti avversi alla dose più alta testata negli studi tossicologici disponibili.

Il Panel FAF ha concluso che non è necessario stabilire un'assunzione giornaliera accettabile (ADI) numerica per la leghemoglobina di soia e che non solleva preoccupazioni di sicurezza ai livelli di uso proposti nella categoria alimentare 12.9 (analoghi della carne). La valutazione della sicurezza di questo additivo alimentare rimane provvisoria, in attesa della valutazione in corso della modifica genetica del ceppo di produzione da parte del Panel OGM (EFSA-GMO-NL-2019-162).

In sintesi, secondo la valutazione dell'EFSA, l'uso della leghemoglobina di soia proveniente dal lievito geneticamente modificato Komagataella phaffii MXY0541 come additivo alimentare è considerato sicuro alle condizioni d'uso proposte, fornendo un prezioso contributo allo sviluppo di prodotti analoghi della carne.

28 06 2024

Il parere sul sito di EFSA

Ultimo aggiornamento: 31-07-2024 13:30

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