Pubblicato il report annuale 2024 di EFSA sui rischi emergenti
Nel suo ultimo report annuale, l’EFSA ha presentato i risultati e le prospettive del sistema Horizon Scanning, volto a individuare precocemente i rischi emergenti per la sicurezza alimentare nell’UE.
Ogni anno, l’autorità europea per la sicurezza degli alimenti (EFSA) elabora un report sulle attività di identificazione dei rischi emergenti e sul sistema horizon scanning.
Nel report 2024, l’EFSA ha identificato e analizzato 65 questioni emergenti, di cui 38 sono state ulteriormente caratterizzate e 7 identificate come rischi emergenti. La maggior parte dei rischi identificati riguardava contaminanti e pericoli biologici. Sono state condotte attività di horizon scanning, esaminando 19 rapporti e identificando 10 segnali per ulteriori analisi: tuttavia, nessuno dei segnali ha richiesto un aggiornamento del programma di lavoro o della strategia di EFSA.
Nel 2025, l’EFSA prevede di rafforzare la collaborazione con i partner attraverso un esercizio di horizon scanning multi-agenzia, adottando un approccio One-Health, coinvolgendo diverse agenzie dell’UE e servizi della Commissione.
I rischi emergenti identificati nel 2024
1. Malattia di Chagas – Classificazione: Rischi biologici
Questa malattia è causata dal protozoo parassita Trypanosoma cruzi. Sono possibili diverse vie di trasmissione all’uomo, compresa quella per via alimentare. Sebbene la malattia di Chagas, potenzialmente letale per l’uomo, si manifesti soprattutto in Sud e Centro America, la sua incidenza è in aumento in Europa e Nord America.
2. Resistenza agli antimicotici – Classificazione: Salute delle piante
Le malattie fungine sono in aumento a livello globale. Dati allarmanti indicano la presenza di ceppi di Candida multiresistenti, come la Candida auris, nella catena alimentare in alcune parti del mondo, ed è sempre più evidente che tanto la tipologia di funghi resistenti quanto i tassi di resistenza siano cambiati drasticamente negli ultimi anni.
3. Proliferazione di Ostreopsis in Francia – Classificazione: Contaminanti
Durante l’estate del 2021, le fioriture di Ostreopsis hanno causato focolai di malattie sulla costa sud-occidentale francese, colpendo almeno 674 individui con sintomi influenzali. La principale via di esposizione è stata probabilmente l’aerosol di palitossine. È la prima volta che vengono segnalati focolai di questo tipo in Europa. A seguito di questi incidenti, l’ANSES ha condotto una rivalutazione dell’Ostreopsis e delle tossine a essa associate, aggiornando i dati tossicologici del parere del Panel EFSA CONTAM del 2009, stabilendo nuovi valori guida e raccomandazioni per il monitoraggio per la gestione del rischio. I bagnanti e i consumatori di molluschi potrebbero essere il principale gruppo target, e la via di esposizione tramite contaminazione aerosolica sembra essere nuova. Il cambiamento climatico viene identificato come un fattore trainante (le fioriture algali traggono vantaggio dall’aumento delle temperature dell’acqua).
4. Contaminazione da acrilammide negli ingredienti proteici di origine vegetale – Classificazione: Contaminanti
La domanda di ingredienti proteici di origine vegetale (PBPI) negli alimenti e nei mangimi è in aumento, in parte a causa della crescita di diete vegane e vegetariane, in parte per i benefici percepiti per la salute e per promuovere sostenibilità ed ecologia. Attualmente non esistono normative che impongano la determinazione dell’acrilammide (AA) nei PBPI, un potenziale cancerogeno, ma la lavorazione industriale e la cottura domestica e nei ristoranti producono quantità variabili di AA come risultato della reazione di Maillard. Nel complesso, sebbene non si tratti di un nuovo pericolo, vi è un aumento dell’esposizione, e sono necessari maggiori dati sul consumo, sul contenuto di AA nelle PBPI, e sull’impatto di lavorazione e cottura dei prodotti.
5. Migrazione del glutine da materiali a contatto con gli alimenti
Classificazione: Materiali di contatto degli alimenti
Le restrizioni europee sulle plastiche monouso hanno portato ad una maggiore adozione di materiali bio-based e biodegradabili per il packaging degli alimenti (FCM – Food Contact Materials). Alcuni di questi materiali, derivati dal grano o dalla segale, contengono glutine, che può migrare negli alimenti senza glutine. Le normative vigenti non impongono l’etichettatura degli allergeni sugli FCM, creando potenziali rischi per soggetti celiaci o con intolleranza al glutine. L’EFSA svolge un ruolo fondamentale nella valutazione di questi rischi e nella consulenza sulle misure normative, come l’etichettatura obbligatoria degli allergeni. Sebbene gli FCM contribuiscano a ridurre i rifiuti di plastica, la presenza di glutine può complicare la gestione e il riciclaggio dei rifiuti.
6. Api nane rosse (Apis florea)
Classificazione: Salute e benessere animale
Una colonia di Apis florea (ape nana rossa), una specie di ape asiatica potenzialmente invasiva, è stata identificata a Malta. Questa specie potrebbe entrare in competizione con gli impollinatori europei autoctoni, già sottoposti a stress. Inoltre, potrebbe introdurre nuove malattie a cui le api europee potrebbero essere vulnerabili. La presenza di Apis florea potrebbe dunque influire negativamente sulla produzione di miele, sull’impollinazione delle piante, sulla competizione per il polline e il nettare, e sull’equilibrio generale dell’ecosistema nelle aree interessate.
7. Acido trifluoracetico nell’acqua potabile
Classificazione: Contaminanti
Alcune segnalazioni da parte dei media del Maine (Stati Uniti) indicano una minaccia ambientale emergente causata dall’acido trifluoroacetico (TFA), un sottoprodotto degli idrocarburi utilizzati nei refrigeranti e nei prodotti aerosol. Una recente indagine esplorativa su fiumi, laghi, e acque sotterranee condotta dai membri del Pesticide Action Network (PAN) riferisce livelli allarmanti di contaminazione nei loro campioni. Il TFA è stato rilevato in 34 dei 36 campioni europei di acqua di rubinetto analizzati in 11 paesi dell’UE e in 12 dei 19 campioni di acque minerali e di sorgente imbottigliate. Il PAN ha inoltre riferito di aver trovato TFA in quasi tutti i 23 campioni di acqua di superficie e in 6 su 10 campioni di acque sotterranee analizzati in paesi UE.
Parallelamente ai rischi emergenti accertati, sono state identificate altre 22 questioni che necessitano di ulteriori dati per determinare il loro potenziale di emergere. Fra queste, la trasmissione verticale di Salmonella Reading, la presenza di ftalati da disinfettanti o antimicrobici trovati in campioni di urine, nuove specie fungine che producono micotossine, contaminazione da Toxoplasma gondii in insalate ready-to-eat, e truffe alimentari legate a oli contaminati provenienti dalla Cina.