Online il report annuale di EFSA sui residui di pesticidi negli alimenti per l’anno 2023
Ogni anno, un imponente sforzo di monitoraggio viene messo in atto per garantire che gli alimenti presenti sulle nostre tavole siano conformi a rigorosi standard di sicurezza. L’autorità europea per la sicurezza degli alimenti (EFSA) svolge un ruolo cruciale in questo processo, raccogliendo e analizzando i dati forniti dagli Stati Membri.
Recentemente, l’EFSA ha pubblicato il report annuale sui residui di pesticidi negli alimenti per l’anno 2023. Questo documento rappresenta una preziosa raccolta dei sommari forniti dagli Stati Membri, Islanda e Norvegia, offrendo una panoramica delle attività di controllo e dei risultati ottenuti nel corso del 2023.
Il contesto normativo: Regolamento (CE) N. 396/2005
Alla base di questo imponente lavoro di monitoraggio si trova il Regolamento (CE) N. 396/2005, che stabilisce i livelli massimi di residui (LMR) di pesticidi ammessi negli alimenti e nei mangimi di origine vegetale e animale. Gli LMR sono i limiti superiori di concentrazione di un residuo pesticida legalmente tollerati, e vengono fissati al livello più basso possibile che consenta di proteggere le colture, garantendo al contempo che la quantità di residuo ingerita con gli alimenti non rappresenti un rischio per la salute dei consumatori. Questi limiti sono basati su valutazioni scientifiche approfondite del rischio, che tengono conto della tossicità del pesticida, delle quantità di cibo consumate, e dei livelli di residui riscontrati a seguito di corrette pratiche agricole.
Secondo tale regolamento, gli Stati Membri, insieme a Islanda e Norvegia, sono tenuti a comunicare annualmente all’EFSA i risultati dei loro controlli ufficiali nazionali sui residui di pesticidi negli alimenti.
Il monitoraggio continuo dei residui di pesticidi è fondamentale per diverse ragioni: lo scopo primario è sicuramente la tutela della salute pubblica, per assicurare che l’esposizione dei consumatori rimanga entro limiti sicuri, ma non di seconda importanza è la verifica della conformità, per controllare che produttori e importatori rispettino la legislazione europea e le buone pratiche agricole, e la fiducia, per fornire informazioni trasparenti ai consumatori e agli stakeholder sulla sicurezza della catena alimentare.
Cosa contengono i rapporti nazionali?
Ogni nazione partecipante al programma di monitoraggio fornisce un resoconto dettagliato delle proprie attività. Questi sommari includono, tipicamente:
- Il piano di campionamento: descrizione di come vengono selezionati i campioni di alimenti da analizzare, quali tipologie di prodotti (frutta, verdura, cereali, alimenti per l’infanzia, prodotti di origine animale, ecc.) e la loro origine (produzione nazionale, da altri paesi europei, da paesi terzi).
- Strategie di analisi: informazioni sui laboratori coinvolti, numero di campioni analizzati, e pesticidi ricercati.
- Principali risultati: i dati chiave riguardano la percentuale di campioni che rispettano gli LMR e quella dei campioni che li superano. Le tecniche analitiche moderne permettono di individuare e quantificare centinaia di sostanze attive diverse in un singolo campione.
- Azioni intraprese: quando un campione supera gli LMR, scattano misure correttive che possono includere il ritiro del prodotto sul mercato, indagini per risalire alla causa della contaminazione e, se necessario, notifiche attraverso il Sistema Rapido di Allerta per Alimenti e Mangimi (RASFF), che permette una rapida comunicazione tra gli stati in caso di rischi per la salute.
- Programmi specifici: alcuni paesi possono implementare programmi di monitoraggio mirati su particolari combinazioni di alimenti e pesticidi di potenziale interesse nazionale.
I dati del rapporto 2023
Il report sui residui di pesticidi negli alimenti dell’anno 2023 è il risultato dell’analisi di 132'793 campioni totali forniti da Stati Membri, Islanda e Norvegia nell’ambito del programma di controllo nazionale coordinato europeo pluriennale (EU MANCP – Multi-Annual National Control Programmes). Di questi campioni, il 98% è risultato conforme alle normative europee, dato in aumento dall’anno precedente. Nell’analisi del rischio EFSA ha valutato la probabilità che i consumatori siano esposti ad una quantità di residui superiori ad una certa soglia di sicurezza, tenendo considerazione tanto il rischio acuto quanto cronico, evidenziando nel complesso un rischio alimentare molto basso.
Un sottoinsieme di 13'246 campioni è stato inoltre analizzato nell’ambito del programma di controllo coordinato europeo pluriennale (EU MACP). Questo programma campiona gli stessi prodotti ogni tre anni per monitorare eventuali tendenze: per il 2023, i prodotti scelti erano carota, cavolfiore, kiwi (verde, rosso, giallo), cipolla, arancia, pera, patata, fagiolo secco, riso integrale, segale, fegato bovino, e grasso di pollame. Di questo sottoinsieme di campioni analizzati, solo l’1% è risultato non conforme con le normative europee, coerentemente con i risultati ottenuti nel 2020 (0.9%), quando è stata campionata la stessa selezione di prodotti.
Nel complesso, il report di EFSA sui residui di pesticidi negli alimenti dell’anno 2023 evidenzia un rischio molto basso per la maggior parte dei gruppi di alimenti analizzati nell’UE, mettendo in rilievo l’efficacia delle politiche agricole e alimentari europee nell’ambito della sicurezza degli alimenti.
Link utili
- Report annuale di EFSA sui residui di pesticidi - dal sito di EFSA
- La news sul sito di EFSA - dal sito di EFSA
- Regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 febbraio 2005, concernente i livelli massimi di residui di antiparassitari nei o sui prodotti alimentari e mangimi di origine vegetale e animale e che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio Testo rilevante ai fini del SEE.