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Introduzione

Si è svolto a Roma il 30 giugno 2025 il convegno organizzato da WWF Italia, in collaborazione con l’Ufficio del Parlamento europeo in Italia, Legambiente e Lipu-BirdLIfe Ita lia, sul Futuro del Programma LIFE nel prossimo Quadro Finanziario Pluriennale dell’UE.

L’evento è stato organizzato in previsione della presentazione da parte della Commissione europea, il prossimo 16 luglio, della proposta per il Quadro Finanziario Pluriennale 2028–2034 che potrebbe portare a rivedere la strutturazione e la dotazione finanziaria del Programma LIFE.

Il Programma LIFE

LIFE è un programma della Commissione Europea operativo dal 1992 ed è il principale strumento finanziario dedicato all'ambiente e all’azione per il clima. Svolge, pertanto, un ruolo importante nel sostenere lo sviluppo, l’attuazione e l’aggiornamento delle politiche e della legislazione dell’Unione in materia di ambiente, comprese quelle per la natura e la biodiversità

Il programma ha cofinanziato più di 5.500 progetti in tutta l’Unione europea per oltre 12 miliardi di euro di investimenti e contribuendo con oltre 5 miliardi di euro stanziati dalla Commissione europea a titolo di cofinanziamento. In Italia ha sostenuto 979 progetti, determinando un investimento complessivo di 1,7 miliardi di euro, di cui 871,5 milioni stanziati a titolo di cofinanziamento dalla Commissione europea.

I beneficiari e i rischi nella nuova programmazione europea

Il WWF ha analizzato i dati relativi alla progettazione del programma LIFE nel periodo 1992–2023 per mettere in evidenza l’ampiezza e la diversificazione dei beneficiari del Programma LIFE. Le imprese rappresentano il 38%, gli enti pubblici il 32%, le università il 14%, le aree protette il 6%, il 5% dei beneficiari sono ONG. I finanziamenti – 1.04 miliardi di euro per l’Italia – sono stati destinati alle imprese per il 40% è andato alle imprese, 29% agli enti pubblici, 14% alle università, 7% alle aree protette, solo il 6% alle ONG.

ONG come il WWF paventano il rischio che la nuova programmazione pluriennale 2028-2034 determini uno spezzettamento del Programma LIFE in sottoprogrammi meno incisivi e meno accessibili agli stakeholder e, conseguentemente, un sottofinanziamento. Per questo motivo si è sottolineata l’importanza di prevedere momenti informativi sulle evidenze raccolte nel corso degli anni sui risultati del Programma LIFE, di mettere in connessione gli attori dei progetti (imprese, enti locali, territori), e di dare voce ai cittadini quali beneficiari del complesso di azioni di tutela dell’ambiente e della biodiversità intraprese in questi anni per rafforzare l’identità europea.

Il Progetto Natconnect 2030

Sono intervenuti Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Antonio Decaro, Presidente Commissione Ambiente del Parlamento europeo e Alessandra Prampolini, Direttrice Generale del WWF Italia. Oltre ad alcuni stakeholder che hanno presentato i progetti LIFE alcuni conclusi, altri premiati, altri appena avviati.

Tra questi la Regione Lombardia ha presentato il progetto LIFE Natconnect 2030, in partenariato con Regione Emilia-Romagna, Regione Piemonte, Regione Veneto e PA di Trento ed altri attori e che interessa un territorio in cui insistono 843 siti Natura2000 e 20 milioni di persone. Un’utenza grandissima delle azioni del progetto LIFE che si propone il raggiungimento degli obiettivi di conservazione delle Direttive Habitat e Uccelli e che vede come attori beneficiari principali Istituzioni ed Enti locali.

Per approfondire

Ultimo aggiornamento: 02-07-2025, 10:38