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Introduzione

Con l’arrivo di un’ondata di calore senza precedenti sull'Europa, le Regioni e il Governo hanno adottato una serie di misure per tutelare la salute pubblica e la sicurezza dei lavoratori. Le amministrazioni regionali, in particolare, hanno varato ordinanze specifiche per limitare l’esposizione al caldo nei settori più a rischio e hanno approvato, nella seduta di giovedì 19 giugno della Conferenza delle Regioni e delle province autonome, un documento di Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare. Il documento fornisce un quadro delle misure da adottare per prevenire i rischi legati allo stress termico e all’esposizione solare nei luoghi di lavoro, con particolare attenzione ai settori più esposti come agricoltura, edilizia e logistica (La notizia a cura della Sede di Roma).

Ad oggi, tredici Regioni tra cui l'Emilia-Romagna hanno introdotto il divieto di svolgere attività lavorative all’aperto nelle ore più calde della giornata, generalmente tra le 12:30 e le 16:00, nei giorni in cui è segnalato un rischio alto di stress termico. Le ordinanze riguardano in particolare i settori agricolo, edile, florovivaistico e della logistica, ma prevedono anche eccezioni per le attività urgenti o di pubblica utilità.

Protocollo per il contenimento dei rischi lavorativi

Mercoledì 2 luglio il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha avviato la firma del Protocollo quadro per l’adozione delle misure di contenimento dei rischi lavorativi legate alle emergenze climatiche negli ambienti di lavoro. Il protocollo riconosce come il cambiamento climatico stia aumentando i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, soprattutto in contesti outdoor o in ambienti indoor non adeguatamente climatizzati.

Il protocollo promuove un approccio condiviso tra datori di lavoro e rappresentanze sindacali, prevedendo la possibilità di accordi attuativi a livello nazionale, territoriale o aziendale. Gli accordi dovrebbero integrare la valutazione del rischio climatico nei documenti di sicurezza aziendali e prevedere interventi come la formazione, la sorveglianza sanitaria, l’adeguamento degli orari di lavoro e l’uso di dispositivi di protezione individuale idonei. Viene inoltre valorizzato il ruolo degli ammortizzatori sociali per gestire le sospensioni o riduzioni dell’attività lavorativa dovute a condizioni climatiche estreme, con l’auspicio che le imprese virtuose possano accedere a forme di premialità da parte dell’INAIL. Il protocollo prevede anche un sistema di verifica periodica della sua attuazione e la possibilità di costituire gruppi di lavoro settoriali o territoriali per monitorare e aggiornare le misure adottate.

Nei prossimi giorni si proseguirà con la raccolta delle firme delle parti sociali che intendono aderire, quindi il testo sarà recepito con decreto ministeriale.

La Campagna Proteggiamoci dal Caldo

Lunedì 23 giugno il Ministero della Salute ha lanciato la campagna Proteggiamoci dal caldo per prevenire i danni causati dalle elevate temperature, proteggendo soprattutto i più fragili. L’Europa è infatti la regione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che si sta scaldando più velocemente e la mortalità da calore è in aumento, soprattutto tra i più fragili: secondo i dati OMS sono più di 100.000 le persone della Regione europea morte a causa del caldo in soli due anni (2022 e 2023), una tendenza sempre più in crescita.

La campagna fornisce consigli utili per proteggersi dal caldo: comportamenti e misure per limitare l’esposizione alle alte temperature, facilitare il raffreddamento del corpo ed evitare la disidratazione. Invita le persone ad aiutare i più fragili e facilmente a rischio e fornisce inoltre consigli per proteggere dal caldo gli animali domestici e per proteggersi sui luoghi di lavoro.

La campagna promuove inoltre la consultazione dei bollettini sulle ondate di calore per prendere le adeguate precauzioni. I bollettini sono consultabili sul sito Ondate di calore del Ministero della Salute ed elaborati dal Dipartimento di Epidemiologia SSR Regione Lazio, con previsioni a 24, 48 e 72 ore. Il sistema è dislocato in 27 città italiane e consente di individuare, giornalmente, per ogni specifica area urbana, le condizioni meteo-climatiche a rischio per la salute, soprattutto delle persone vulnerabili come anziani, malati cronici, bambini, donne in gravidanza, persone che assumono farmaci.

Infine, la campagna invita chi ne avesse bisogno a contattare il numero di pubblica utilità 1500, servizio in collaborazione con INAIL.

Per approfondire

Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare

Protocollo quadro per l’adozione delle misure di contenimento dei rischi lavorativi legate alle emergenze climatiche negli ambienti di lavoro

Opuscolo Proteggiamoci dal caldo 2025 

Locandina Proteggiamoci dal caldo 2025

Bollettini sulle ondate di calore

sito Ondate di calore 

Ultimo aggiornamento: 04-07-2025, 14:53