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Relazione sulla coesione UE

Pubblicato il documento che valuta ogni tre anni lo stato della coesione economica, sociale e territoriale dell'UE

Crescita economica e occupazione

Alla fine del 2022 i finanziamenti della politica di coesione per il periodo 2014-2020 hanno rappresentato circa il 13% degli investimenti pubblici totali nell'UE e fino al 51 % per gli Stati membri meno sviluppati, sostenendo oltre 4,4 milioni di imprese e creando 370.000 posti di lavoro.

Transizione verde

La politica di coesione ha contribuito alla realizzazione della transizione verde, stanziando 69 miliardi di € tra il 2014 e il 2020. Grazie a questi investimenti, 550.000 famiglie hanno potuto beneficiare di una migliore prestazione energetica degli edifici; sono stati generati 6.000 MW di capacità di energia rinnovabile (il fabbisogno annuo di energia elettrica di circa 4 milioni di famiglie); sono state messe in atto misure di protezione contro le inondazioni per 17 milioni di persone; sono state attuate misure di conservazione degli habitat su 3,4 milioni di ettari e l'approvvigionamento idrico è migliorato per 6,9 milioni di persone. La relazione sottolinea tuttavia che i cambiamenti climatici aggravano le disuguaglianze fra le regioni, incidendo più pesantemente sulle regioni costiere, mediterranee e sud-orientali dell'UE, dove i costi dei cambiamenti climatici possono rappresentare ogni anno più dell'1 % del Pil

Transizione digitale

Tra il 2014 e il 2020 la politica di coesione ha investito 14 miliardi di € per colmare il divario digitale, a livello sia sociale che geografico, ad esempio migliorando l'accesso all'e-government e ai servizi di sanità elettronica e promuovendo la diffusione della banda larga nelle regioni remote e rurali. Le prestazioni delle reti fisse sono migliorate in tutti gli Stati membri e 7,8 milioni di famiglie hanno potuto beneficiare di una migliore connessione a banda larga.

Gestione delle crisi

La politica di coesione si è dimostrata uno strumento flessibile in grado di sostenere gli Stati membri e le regioni in tempi di crisi. In particolare, grazie ai due pacchetti di sostegno introdotti nella primavera del 2020 (CRII e CRII+), sono stati stanziati 23 miliardi di € per combattere la pandemia di Covid 19, sostenendo in particolare l'acquisto di ventilatori, vaccini e medicinali per gli ospedali, l'assunzione di ulteriori operatori sanitari e la fornitura di servizi di assistenza domiciliare per i gruppi vulnerabili. I fondi della coesione hanno inoltre offerto un sostegno finanziario per investimenti in attrezzature informatiche per le PMI, affinché potessero adattarsi alla "nuova normalità". Anche grazie a questo sostegno, tutte le categorie di regioni sono tornate ai livelli del PIL del 2019 dopo due anni dalla crisi sanitaria della COVID-19.

La politica di coesione ha anche aiutato le regioni ad accogliere le persone in fuga dalla guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina. Questi finanziamenti hanno sostenuto la costruzione di centri di accoglienza e case rifugio e investimenti in ospedali mobili e strutture igienico-sanitarie. È stato fornito un sostegno anche nei settori dell'occupazione, dell'istruzione e dell'inclusione sociale, ad esempio mediante corsi di lingua, assistenza psicologica e l'accesso a servizi di assistenza all'infanzia e all'assistenza sanitaria.

Per approfondire

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ultima modifica 2024-04-09T10:23:59+02:00
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