La discriminazione nei confronti delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender, non binarie, intersessuali e queer (LGBTIQ) è purtroppo una realtà quotidiana per molte persone nell'UE.

Per combattere queste disuguaglianze la Commissione propone una strategia, in continuità con la strategia per l'uguaglianza LGBTIQ 2020-2025, che si concentrerà sulle molestie e la violenza motivate dall'odio e sul divieto delle pratiche di conversione.

La realizzazione di un'"Unione dell'uguaglianza" è tra le priorità degli orientamenti politici 2024-2029 della presidente von der Leyen ed è confermata nella lettera di incarico alla commissaria per la Parità ed è inclusa nel programma di lavoro della Commissione per il 2025. Nel maggio 2024, 20 Stati membri hanno firmato una dichiarazione ministeriale impegnandosi a collaborare con la Commissione per rinnovare la strategia per l'uguaglianza LGBTIQ. Dall'indagine sulle persone LGBTIQ condotta nel 2023 dall'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali (FRA) emerge un aumento significativo delle molestie motivate e una crescita delle aggressioni fisiche e sessuali nella maggior parte dei paesi dell'UE

Serve un'azione dell'UE per armonizzare la protezione giuridica contro la discriminazione, l'incitamento all'odio, i reati generati dall'odio e le pratiche di conversione, per appianare le disparità tra gli Stati. Molti settori strategici relativi all'uguaglianza delle persone LGBTIQ rientrano nella competenza nazionale, ma l'UE svolge un ruolo cruciale nel fornire orientamenti politici, nel coordinare l'azione degli Stati membri, nel monitorare i progressi, nell'offrire sostegno attraverso i fondi dell'UE e nell'agevolare lo scambio di migliori pratiche. Gli stakeholder hanno individuato le seguenti aree in cui serve supporto: i) salute (in particolare salute mentale); ii) procedure di asilo; iii) protezione giuridica contro l'incitamento all'odio e i reati generati dall'odio; iv) libera circolazione; e v) l'integrazione dell'uguaglianza LGBTIQ nei programmi di finanziamento e nelle iniziative della Commissione.

Le azioni possibili includono: i) il miglioramento della protezione giuridica; ii) il monitoraggio dell'applicazione della legislazione vigente dell'UE; iii) campagne di sensibilizzazione; iv) il riunire i portatori di interessi; v) il sostegno finanziario alle organizzazioni della società civile; e v) il miglioramento della raccolta e dell'utilizzo dei dati sulla parità.

La strategia sosterrà direttamente gli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) delle Nazioni Unite, come l'OSS 5 (parità di genere) e l'OSS 10 (ridurre le disuguaglianze), allineando la politica dell'UE agli impegni globali in materia di uguaglianza e inclusione.

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