Lo Europe Day celebra ogni anno la pace e l'unità in Europa. La data segna l'anniversario della celebre Dichiarazione Schuman, con la quale, il 9 maggio del 1950, l'allora ministro degli esteri francese ha gettato le basi del processo di integrazione europea.

Nel contesto del secondo dopoguerra e mentre i paesi europei cercavano di riprendersi dalla devastazione umana ed economica causata dal conflitto, Schuman propose la creazione di una Comunità europea del carbone e dell'acciaio. Secondo la visionaria proposta di quello che è diventato uno dei padri fondatori dell'Europa, la fusione di queste produzioni avrebbe fatto sì che una guerra tra Francia e Germania, diventasse "non solo impensabile, ma materialmente impossibile".

"La fusione delle produzioni di carbone e di acciaio... cambierà il destino di queste regioni che per lungo tempo si sono dedicate alla fabbricazione di strumenti bellici di cui più costantemente sono state le vittime."
Dichiarazione Schuman, 9 maggio 1950

Un anno dopo, il 18 aprile 1951, Francia, Germania occidentale, Italia, Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo firmarono il trattato istitutivo della Comunità europea del carbone e dell'acciaio (CECA).

Nel 1957, a Roma, la cooperazione tra i sei paesi fondatori venne estesa a tutti i settori economici con la firma della Comunità Economica Europea (CEE). Contestualmente, venne firmato anche il Trattato istitutivo della Comunità europea dell’energia atomica (Euratom).

L'integrazione europea è poi proseguita attraverso progressivi allargamenti a nuovi membri e approfondimenti della cooperazione, fino a far diventare l'Unione Europea l'attore globale chiave di oggi .  A 80 anni dalla fine della guerra e a 75 dalla Dichiarazione Schuman, la Giornata dell'Europa 2025 assume un valore particolare, anche alla luce delle sempre più pressanti sfide globali e interne che stanno ponendo l'Unione al banco di prova negli ultimi anni.

Dalla CECA all'Unione Europea di oggi: alcune tappe chiave

I progressivi allargamenti dell’UE: da 6 a 28, da 28 a 27

  • 1973: Danimarca, Irlanda e Regno Unito

  • 1981: Grecia

  • 1986: Spagna e Portogallo

  • 1990: estensione alla Germania dell'Est

  • 1995: Austria, Finlandia, Svezia

  • 2004: Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica ceca, Slovacchia, Slovenia e Ungheria

  • 2007: Bulgaria e Romania

  • 2013: Croazia

Con il referendum sull’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea (2016), i cittadini di quello Stato membro decidono di avviare per la prima volta nella storia dell’UE la procedura prevista dall’articolo 50 del Trattato dell’Unione Europea. La Brexit diventa effettiva a inizio 2020 e i Paesi membri dell’UE passano da 28 a 27.

L'Unione Europea in un colpo d'occhio

4 mln
Superficie in Km2 
448mln
Cittadini europei
27
Gli Stati membri
9+1
9 paesi andidati all'adesione e 1 potenziale candidato
20
Gli Stati che hanno adottato l'euro
24 
Le lingue ufficiali
Per approfondire: