Assistenza sanitaria transfrontaliera
La direttiva 2011/24/UE, concernente l’applicazione dei diritti dei pazienti relativi all’assistenza sanitaria transfrontaliera, è stata adottata nel 2011 e è stata recepita dagli stati membri entro settembre 2013.
La Direttiva fissa le regole in base alle quali i cittadini dell'Unione Europea potranno usufruire di prestazioni sanitarie in un Paese europeo diverso da quello di residenza. L’obiettivo è agevolare l’accesso dei cittadini europei a un’assistenza sanitaria sicura e di elevata qualità, aiutare i pazienti ad esercitare i loro diritti di rimborso per le cure ottenute in qualsiasi paese dell'UE; fornire garanzie sulla sicurezza e qualità dell’assistenza sanitaria transfrontaliere e instaurare una cooperazione formale tra i sistemi sanitari.
Nello specifico per assistere i pazienti, la direttiva prevede:
- Informazione ai pazienti - attraverso i Punti di Contatto Nazionali
- Regole di Rimborso
- Garanzie procedurali sia nella definizione delle responsabilità, sia nel diritto al riesame della decisioni amministrative e diritti nei procedimenti giudiziari
- Garanzie per i sistemi sanitari, che pagano solo per il trattamento che avrebbero pagato sul loro territorio e definiscono le norme applicabili sul loro territorio;
In materia di cooperazione tra sistemi sanitari, la direttiva prevede:
- Riconoscimento delle prescrizioni in un paese diverso da quello di emissione
- Creazione di una rete europea che riunirà i centri specializzati nell’UE per diffondere informazioni
- La creazione di una struttura permanente di cooperazione in materia di Health Technology Assessment per aiutare i decision-maker a decidere su investimenti per la salute e la spesa
- Lo sviluppo dell’eHealth - a supporto dell’"interoperabilità" delle ICT per la salute, per la sicurezza, la qualità, la continuità delle cure e la ricerca sanitaria.