Le politiche per la competitività rappresentano, e potranno rappresentare in modo ancora più incisivo nel corso del quinquennio 2024-29una priorità strategica dell’UE. Il rafforzamento delle basi della competitività economica di lungo periodo si lega a doppio filo allo sviluppo di un’autentica politica industriale europea, al perseguimento della “doppia transizione” verde e digitale, al rilancio dell’innovazione e delle tecnologie dirompenti, alla mobilitazione di adeguati volumi di investimenti, al contrasto dei divari sociali e territoriali che indeboliscono le società europee. In questo senso, la competitività costituisce un imperativo comune e trasversale a numerose aree di policy. Rappresenta inoltre una precondizione essenziale perché l’UE e i suoi Stati membri possano fare fronte alle nuove sfide e incertezze del contesto geopolitico globale.

Una risorsa chiave su cui fondare un programma efficace per la competitività economica dell’UE è il mercato unico. In questo senso si legge l’adozione simultanea a marzo 2023, da parte della Commissione, sui 30 anni di mercato unico e sulla Competitività a lungo termine dell'UE: prospettive oltre il 2030. La seconda Comunicazione propone di rafforzare la competitività europea intervenendo su nove fattori:

  • un mercato unico più ampio e approfondito, con maggiore integrazione dei servizi;
  • accesso al capitale e agli investimenti privati tramite un'Unione dei mercati dei capitali più integrata e servizi finanziari a sostegno delle imprese;
  • investimenti pubblici e infrastrutture mediante la riforma del quadro europeo di governance economica;
  • ricerca e innovazione attraverso incentivi fiscali, partenariati pubblico-privato e progetti su vasta scala per ridurre la rischiosità degli investimenti in innovazione;
  • energia, attraverso la rapida diffusione delle energie rinnovabili, la digitalizzazione dei sistemi energetici e gli impianti di stoccaggio dell'energia;
  • circolarità, promuovendo la transizione verso un'economia più circolare nell'UE;
  • digitalizzazione, con diffusione delle tecnologie digitali e sostegno alla leadership nei settori dell’IA, del calcolo quantistico, del web 4.0, dei gemelli digitali e della cibersicurezza;
  • competenze, proseguendo lo sforzo in upskilling e reskilling, promuovendo l'istruzione e la formazione professionale e aumentando la partecipazione al mercato del lavoro;
  • commercio e autonomia strategica aperta, perseguendo rapporti più profondi con gli alleati e i partner commerciali.

Sulla base di una richiesta formulata dal Consiglio europeo a giugno 2023, Enrico Letta, presidente dell’Istituto Jacques Delors, è stato incaricato da Commissione e Stati membri di predisporre un rapporto indipendente di alto livello sul futuro del mercato unico. Il Rapporto Letta, dal titolo “Much more than a market: Speed, security, solidarity” è stato presentato il 17 aprile 2024.
In maniera complementare, come annunciato da Von der Leyen nel Discorso sullo Stato dell’Unione 2023, Mario Draghi è stato incaricato, in qualità di consigliere speciale della presidente della Commissione, di preparare una relazione sul futuro della competitività europea nelle sue diverse dimensioni. Il Rapporto Draghi, la cui influenza sull’agenda di policy europea si presume notevole, è attualmente atteso per settembre 2024.

Le linee guida politiche presentate da Von der Leyen nel luglio 2024 hanno come primo asse “Un nuovo Piano per la prosperità e la competitività sostenibile dell’Europa”. Le azioni individuate a questo fine sono:

  • Semplificare il fare impresa e rafforzare il mercato unico;
  • Adottare un Clean Industrial Deal per la decarbonizzazione e per un decremento dei prezzi dell'energia;
  • Mettere ricerca e innovazione al centro dell’economia europea;
  • Aumentare la produttività con la diffusione della tecnologia digitale;
  • Investire massicciamente in competitività sostenibile;
  • Colmare i divari di competenze e manodopera.

La proposta comprende in particolare la creazione di un Fondo Europeo per la Competitività, con cui sostenere in particolare Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo (IPCEI)-

Con l’adozione dell’Agenda Strategica 2024-2029 (giugno 2024), il Consiglio europeo pone a sua volta come priorità per il futuro il rafforzamento della competitività, puntando sull’allargamento del mercato unico ai settori dell'energia, della finanza e delle telecomunicazioni. Il successo della doppia transizione si conferma un obiettivo anche per i prossimi anni da perseguire attraverso una transizione climatica “giusta ed equa” e puntando su una maggiore sovranità energetica. Un’altra priorità è rappresentata dal creare un contesto favorevole a innovazione, ricerca e imprese, con l’obiettivo di favorire una crescita economica a beneficio di tutti i cittadini.

Il Consiglio Europeo ha richiamato anche ad un “Nuovo Patto per la Competitività Europea” che punti a colmare i divari di crescita, di produttività e di innovazione con i principali competitors internazionali.

L’obiettivo è di rafforzare la base economica, manifatturiera, industriale e tecnologica europea, puntando ad una leadership tecnologica e ad una attrattività europea offerta da un'economia climaticamente neutra, digitale e circolare.

Fattori chiave della competitività:

  • Mercato Unico: il principale asset riguarda l’implementazione del Mercato Unico perseguendo gli obiettivi termini di convergenza e crescita e attuando le raccomandazioni contenute nel rapporto “Much more then a Market” presentato nell’aprile 2024.
  • Unione dei mercati dei capitali:  per favorire gli investimenti e la parità di condizioni nell'accesso al capitale privato per tutti gli Stati membri.
  • Industria: puntare alla decarbonizzare dell’industria europea per sviluppare un vantaggio competitivo nei settori delle tecnologie digitali e pulite, diversificando le catene di approvvigionamento strategiche, rafforzando la base industriale di difesa europea.
  • Ricerca e innovazione: promuovere l'eccellenza scientifica a favore dell’espansione industriale e commerciale, confermando l’obiettivo di spesa per questo settore pari al 3 % del PIL.
  • Energia: realizzare l’Unione dell'energia, rafforzando l’approvvigionamento a prezzi accessibili con il duplice obiettivo di perseguire la sovranità energetica e la neutralità climatica. Ciò comporta una forte spinta all’elettrificazione con soluzioni a zero o basse emissioni di carbonio.
  • Digitale: realizzare un mercato unico dei servizi digitali e dei dati per favorire la trasformazione digitale delle imprese, della pubblica amministrazione e della società