Il partenariato orientale
Il partenariato orientale ha come obiettivo il rafforzamento dell’associazione politica e dell’integrazione economica di sei paesi partner dell’Europa orientale e del Caucaso meridionale. Intende fornire concretamente sostegno alle riforme per la democrazia e il mercato, consolidare il processo di formazione dello Stato e l'integrità territoriale a servizio della stabilità, della sicurezza e della prosperità dell'Unione, dei suoi partner nonché dell'intero continente. Il partenariato orientale si svolge in parallelo al partenariato strategico dell'UE con la Russia.
Il partenariato orientale è una specifica dimensione orientale della politica europea di vicinato (PEV) e si svolge in parallelo al partenariato strategico dell’UE con la Russia. I paesi inizialmente interessati dal partenariato sono stati: Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Georgia, Repubblica di Moldova e Ucraina. Dal 28 giugno 2021 la Bielorussia ha sospeso la sua partecipazione al partenariato orientale, mentre a Ucraina, Repubblica di Moldova e Georgia è stato concesso lo status di paese candidato all’UE,
Il partenariato orientale segue due piste, una bilaterale, l'altra multilaterale. La pista bilaterale, intesa in modo da intensificare le relazioni tra l'UE e ciascun paese partner con l'obiettivo di favorirne la stabilità e la prosperità nel reciproco interesse, contempla i seguenti elementi: lo sviluppo dei rapporti contrattuali verso accordi di associazione; la prospettiva di avviare con ciascun paese partner negoziati intesi ad una zona di libero scambio; la graduale liberalizzazione dei visti; una più intensa cooperazione economica dei partner e dell'Unione; il sostegno alle politiche socio-economiche volto alla riduzione delle disparità all'interno di ciascun paese partner e oltre frontiera. La pista multilaterale fornisce un quadro nell'ambito del quale far fronte a sfide comuni, attraverso quattro piattaforme politiche nei seguenti ambiti: democrazia, buon governo e stabilità; integrazione economica e convergenza con le politiche dell'UE; sicurezza energetica; contatti tra i popoli.
In riferimento al futuro del partenariato orientale dopo il 2020, la Commissione europea ha pubblicato la comunicazione congiunta dal titolo “La politica del partenariato orientale dopo il 2020: rafforzare la resilienza – Un partenariato orientale vantaggioso per tutti", in cui sono delineati cinque obiettivi strategici di lungo termine: 1) economie resilienti, sostenibili e integrate; 2) istituzioni responsabili, Stato di diritto e sicurezza; 3) resilienza ambientale e ai cambiamenti climatici; 4) trasformazione digitale; 5) società eque e inclusive.
Per il periodo di programmazione 2021-2027, il nuovo "Strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale - Europa globale (NDICI)" sostiene lo sviluppo delle relazioni tra UE e Paesi vicini attraverso il graduale avvicinamento alle norme ed alle politiche europee.