Le politiche d’immigrazione e d’asilo nell’Unione Europea

Le politiche d’immigrazione e asilo a livello europeo rientrano nell’ambito dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia, istituito col Trattato di Amsterdam nel 1997. Queste materie non sono esclusivamente gestite dall’Unione Europea, si tratta, infatti, di competenze condivise con gli Stati membri. 
L'obiettivo generale della politica d’immigrazione è dotare l'Unione Europea di regole e procedure comuni per l’accoglienza degli immigrati in situazione di legalità e nella lotta contro l'immigrazione illegale. Gli strumenti messi in campo dall’UE relativamente all’immigrazione legale riguardano principalmente le condizioni d’ingresso e di residenza di alcune categorie d’immigrati, quali i lavoratori altamente qualificati, gli studenti e i ricercatori, le persone che si recano nell’UE per motivi di ricongiungimento familiare e i residenti di lungo periodo. Gli obiettivi principali e i grandi principi della politica d’asilo sono stati definiti nel Consiglio Europeo di Tampere nel 1999. L’UE ha operato, fino ad ora, per stabilire un sistema comune d’asilo. 

  • Il Trattato di Lisbona, entrato in vigore il 1° dicembre 2009, permette di rafforzare le azioni comuni in materia di immigrazione e di asilo a livello europeo e afferma che uno degli obiettivi fondamentali dell’Unione Europea è quello di garantire ai suoi cittadini uno spazio di Libertà, Giustizia e Sicurezza. Il Trattato fornisce, inoltre, una base legale esplicita per favorire lo sviluppo proattivo della cooperazione europea in materia di integrazione, all’art. 79 par. 4 TFUE

La  Commissione europea, guidata da Ursula von der Leyen, ha identificato la gestione efficace delle frontiere ed un nuovo approccio in materia di migrazione quali priorità del mandato di governo.

In questo contesto, la Commissione europea ha presentato nel 2020 un Nuovo Patto sulla Migrazione e l’Asilo, che comprende il rilancio della riforma del sistema di Dublino in materia di asilo, procedure più efficienti  e rapide alle frontiere, maggiore solidarietà e condivisione degli oneri tra gli Stati membri, cooperazione con i Paesi d’origine e di transito, per rendere più efficaci le procedure e trovare un nuovo equilibrio tra responsabilità e solidarietà e misure a sostegno dell’inclusione di migranti e cittadine UE con background migratorio. 

A giugno 2024, la Commissione europea ha presentato un Piano di attuazione comune del Patto sulla Migrazione e l’Asilo. Obiettivo del Piano è garantire che gli strumenti giuridici definiti dal Patto su Migrazione e Asilo vengano tradotti in misure concrete e applicabili dagli Stati membri nell’arco dei due anni previsti per la loro entrata in vigore (giugno 2026).