La transizione verde e la trasformazione digitale procedono di pari passo, secondo il binomio della twin transition. I Piani di Ripresa e Resilienza Nazionali (PNRR) predisposti dagli Stati membri hanno dovuto indirizzare alla transizione verde almeno il 37% degli investimenti previsti, alla trasformazione digitale almeno il 20%. Un filone delle politiche digitali europee è direttamente connesso allo sviluppo dell’economia circolare e alla promozione del riciclo.  

La Direttiva 2022/2380 su caricabatteria standardizzati nell’UE è entrata in vigore nel dicembre 2022. La Direttiva rende obbligatoria una porta di ricarica USB tipo C e armonizza la tecnologia di ricarica rapida per un’ampia gamma di dispositivi elettronici, che potranno quindi essere ricaricati utilizzando uno stesso caricabatteria. Sono coinvolti tutti i nuovi telefoni cellulari, tablet, computer portatili, fotocamere digitali, console portatili per videogiochi, cuffie, altoparlanti portatili, e-reader, tastiere, mouse, sistemi di navigazione portatili e auricolari. La direttiva consente inoltre ai consumatori di scegliere se acquistare un nuovo dispositivo con o senza caricabatteria. L’eventualità di rendere obbligatoria la vendita separata sarà valutata dalla Commissione quattro anni dopo l’entrata in vigore della direttiva. 

Nel dicembre 2023 è scaduto il termine per gli Stati membri per recepire la direttiva. È loro richiesto di applicare la relativa legislazione entro un anno, entro dicembre 2024. I computer portatili sono ugualmente interessati dalla normativa, ma dovranno essere dotati di una porta USB-C entro aprile 2026. Secondo le stime presentate, la normativa determinerà una riduzione dei rifiuti elettronici di circa 12mila tonnellate l’anno. La Commissione avrà inoltre modo di valutare se lo standard universale debba essere esteso ad ulteriori dispositivi e di chiedere agli organismi di normazione europei (ESO) la creazione di standard armonizzati anche per la ricarica wireless, di pari passo con la sua rapida evoluzione. 

Di recente, nel luglio 2024, è inoltre entrato in vigore il Regolamento 2024/1781 sulla progettazione ecocompatibile di prodotti sostenibili (ESPR), proposto dalla Commissione nel marzo 2022. Il Regolamento contribuirà a rendere i prodotti sostenibili la nuova norma nell’UE, introducendo requisiti sulla loro durata e riparabilità, diminuendo il loro contenuto di sostanze pericolose e aumentando il contenuto riciclato. L’ESPR è una normativa quadro, perciò le norme concrete sui prodotti saranno adottate progressivamente nel tempo, prodotto per prodotto, o orizzontalmente, per gruppi di prodotti con caratteristiche simili. La Commissione opererà dando priorità a prodotti ad alto impatto quali prodotti tessili, mobili, ferro e acciaio, pneumatici, vernici, lubrificanti e prodotti chimici. 

In particolare, si prevede l’introduzione obbligatoria di un “passaporto digitale del prodotto”, che dia immediatamente le informazioni sulla composizione e sulla sostenibilità del prodotto, facilitando così il riciclo, la riparazione e il tracciamento delle sostanze pericolose. In questo modo, il passaporto digitale aiuterà inoltre i consumatori e le imprese a compiere scelte di prodotti più sostenibili e le autorità a migliorare l'applicazione dei requisiti giuridici.