L'azione europea a favore dell’iniziativa "Capitale europea della cultura" intende "valorizzare la ricchezza, la diversità e le caratteristiche comuni delle culture europee e contribuire a migliorare la conoscenza reciproca tra i cittadini europei" (decisione 1419/1999/CE, art. 1). 
Concepita in origine come la Città europea della cultura, la Capitale europea nasce infatti per "contribuire al ravvicinamento dei popoli europei". 

Dal 2009 vengono individuate ogni anno due capitali della cultura: una, appartenente ai vecchi Stati membri, l’altra ai nuovi. 
Le Capitali europee vengono designate ogni anno dal Consiglio, su raccomandazione della Commissione, che tiene conto del parere di una giuria composta da sette alte personalità indipendenti, tutte esperte nel settore culturale. Spetta allo Stato Membro pubblicare il bando per selezionare internamente la capitale. Alla base di questa competizione c’è la volontà per la città  candidata di creare una nuova governance culturale del proprio territorio che vada al di là dell’anno che la vedrà protagonista e che sia sostenibile sul lungo periodo. 

Soprattutto la candidatura deve saper avviare un progetto di sviluppo che coinvolga  trasversalmente cultura, innovazione, ricerca, infrastrutture e cittadinanza. 

Per il 2024, la Commissione europea ha selezionato tre capitali europee della cultura: l'austriaca Bad Ischl-Salzkammergut, l'estone Tartu e la norvegese Bodø.