La politica ambientale nell'Unione Europea

La politica ambientale dell'Unione europea si fonda sugli Articoli 191-193 del Trattato sul Funzionamento dell'UE (TFUE) e contribuisce a perseguire i seguenti obiettivi: 

  • salvaguardia, tutela e miglioramento della qualità dell'ambiente;  
  • protezione della salute umana, utilizzo accorto e razionale delle risorse naturali;  
  • promozione sul piano internazionale di misure destinate a risolvere i problemi dell'ambiente a livello regionale o mondiale e, in particolare, a combattere i cambiamenti climatici. 

Tra le priorità della Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen, insediatasi nel 2019, è rientrato il Green Deal Europeo, volto a rendere l'UE il primo continente a impatto zero sul clima. Durante il primo mandato della Commissione von der Leyen, 2019-2024, sono stati adottati: la Riforma del sistema  di scambio delle quote di emissione (ETS), il Nuovo sistema  di scambio delle quote di emissione per i carburanti per l'edilizia e il trasporto stradale, il Fondo sociale per il clima, il Regolamento sulla ripartizione degli sforzi, il Regolamento sull'uso del suolo, silvicoltura e agricoltura (LULUCF), le norme sulle emissioni di CO2 per automobili e van, il Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM), la  Direttiva sulle energie rinnovabili, la Direttiva sull'efficienza energetica, il Regolamento sulle infrastrutture per i carburanti alternativi (AFIR), il Regolamento sull'aviazione dell'UE e Regolamento Marittimo FuelEU, la revisione della Direttiva sulla qualità dell’aria e il Regolamento sul ripristino della natura. Dall’avvio del mandato 2024-2029, la Commissione Europea ha presentato il Clean Industrial Deal (febbraio 2025), la visione per l’agricoltura e il food (febbraio 2025), il pacchetto sulla resilienza dell’acqua (giugno 2025). Previsti nel mandato la presentazione del Patto per gli oceani e del Piano europeo per l’adattamento ai cambiamenti climatici. Al fine di introdurre i nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni del 90% al 2040, sarà modificata la Climate Law. In materia di Green Deal, la CE sarà principalmente impegnata a verificare la corretta attuazione della normativa adottata e a semplificare e ridurre gli oneri normativi per i beneficiari.  

L'UE ha ora obiettivi climatici giuridicamente vincolanti che riguardano tutti i settori chiave dell'economia al fine di raggiungere la neutralità climatica. Il pacchetto complessivo comprende: 

  • obiettivi di riduzione delle emissioni in un'ampia gamma di settori; 
  • un obiettivo per incrementare i pozzi di carbonio naturali; 
  • un sistema aggiornato di scambio di emissioni per fissare un tetto alle emissioni, dare un prezzo all'inquinamento e generare investimenti nella transizione verde; 
  • un sostegno sociale per i cittadini e le piccole imprese. 

Correlato al bisogno di aumentare l’autonomia strategica dell’UE, molti gli interventi legati al greening dell’industria e alla promozione dell’indipendenza – oggi tradotti nel Clean Industrial Deal - in merito a materie prime e tecnologie strategiche.  Nell’Agenda strategica 2024-2029, sono incluse misure volte a rilanciare la competitività europea attraverso il nuovo Fondo europeo per la competitività, presentato il 16 luglio, nell’ambito della proposta di quadro finanziario pluriennale 2028-2035

Dalla stessa proposta emerge purtroppo la cancellazione del programma chiave per l’ambiente LIFE e la diluzione di interventi per l’ambiente dentro ai Piani di partenariato nazionale e regionale e dentro il cosiddetto strumento Facility.  Si avviano quindi i negoziati sul prossimo Quadro finanziario pluriennale, tra Parlamento Europeo e Consiglio dell’UE.