Presentata dalla Commissione UE a maggio 2020, insieme al piano “Farm to Fork, la strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030 rientra nel quadro del Green Deal Europeo e aiuterà l'Europa a seguire la strada verso il risanamento ambientale entro il 2030

 Gli elementi chiave della strategia sulla biodiversità sono: 

  • Creare zone protette per almeno il 30% della superficie terrestre e il 30% dei mari in Europa con obiettivi giuridicamente vincolanti di ripristino della natura nel 2021 che prevedono una protezione più rigorosa delle foreste dell’UE;
  • Ripristinare gli ecosistemi terrestri e marini degradati in tutta Europa: 

    • aumentando l'agricoltura biologica e gli elementi caratteristici di un'elevata biodiversità sui terreni agricoli 
    • arrestando e invertendo il declino degli impollinatori 
    • riducendo l'uso e la nocività dei pesticidi del 50% entro il 2030 
    • ripristinando almeno 25 000 km di fiumi a scorrimento libero nell'UE 
    • piantando 3 miliardi di alberi entro il 2030 
  • Sbloccare 20 miliardi di euro all'anno per la biodiversità provenienti da varie fonti: fondi UE, nazionali e privati. Infatti, una parte significativa del 25% del bilancio UE destinato all’azione per il clima sarà investita nella biodiversità e nelle soluzioni basate sulla natura;
  • Fare dell'UE un leader mondiale nell'impegno ad affrontare la crisi mondiale della biodiversità: l’UE è pronta a dare l’esempio per elaborare un nuovo ambizioso quadro globale dell’ONU per la biodiversità in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite sul tema in programma per il 2021. 

Perché abbiamo bisogno di proteggere la biodiversità? 

La biodiversità è essenziale per la vita. La natura ci garantisce cibo, salute e medicinali, materie prime, attività per il tempo libero e benessere. Inoltre, la natura è di fondamentale importanza per il settore economico: la metà del prodotto interno lordo (PIL) mondiale, circa 40 000 miliardi di euro, dipende dalla natura. Infine, la perdita di biodiversità e la crisi climatica sono interdipendenti, quindi se una si aggrava, anche l'altra segue la stessa tendenza. 

La giustificazione economica della biodiversità fa sì che il risanamento della natura possa costituire un elemento centrale del piano di ripresa dell'UE dalla pandemia di COVID 19 e offrirà immediate opportunità commerciali e di investimento per un rilancio dell'economia dell'UE. I tre settori economici chiave fortemente dipendenti dalla natura e legati alla strategia della biodiversità sono: agricoltura, edilizia, alimenti e bevande. 

I vantaggi attesi dalla conservazione della biodiversità per l'economia includono

  • un aumento degli utili annuali per l'industria dei prodotti ittici di oltre 49 miliardi di euro grazie alla conservazione degli stock marini;
  • un risparmio di circa 50 miliardi di euro all'anno per il settore assicurativo, grazie alla riduzione dei danni provocati dalle alluvioni proteggendo le zone umide costiere;
  • mantenimento del valore di sei settori che si fondano sulla natura per oltre il 50% del loro valore (sostanze chimiche e materiali; aviazione, viaggi e turismo; settore immobiliare; industria estrattiva e metalli; catena di approvvigionamento e trasporti; commercio al dettaglio, beni di consumo e stile di vita);
  • tra 200 e 300 miliardi di euro all'anno, per la rete Natura 2000 di protezione della natura.