Introduzione
“Emergenza, da quale città chiama? Cosa succede?”. “C’è una persona svenuta, è caduto per strada”.
Una chiamata d’emergenza al 118 è questione di tempo: così si intitola il documentario realizzato da Astronauts Production in collaborazione con il 118 Emilia-Romagna, che da oggi si può vedere sulla piattaforma streaming Lepida TV al link: https://www.lepida.tv/, con contenuti extra sui canali social della Regione.
“Questione di tempo” accompagna lo spettatore in un’esperienza immersiva all’interno della Centrale Operativa 118 Romagna a Ravenna, punto nevralgico del soccorso sanitario pre-ospedaliero di tutto il territorio romagnolo. Grazie a interviste e momenti live fianco a fianco degli operatori, il documentario, che dura cinquanta minuti, mostra come ogni chiamata, ogni decisione e ogni minuto contino nella gestione delle emergenze.
Il racconto intreccia tecnologia, procedure organizzative e soprattutto il lato umano: le voci e i volti di medici, infermieri, operatori del centralino, tecnici e volontari emergono come pilastri silenziosi di un sistema complesso, articolato, che rende il 118 dell’Emilia-Romagna un servizio d’eccellenza ai vertici nazionali per numero di pazienti assistiti e tempi di soccorso. Ma, aldilà dei numeri e del lavoro delle tante donne e uomini che ne fanno parte, dal documentario emergono emozioni, fragilità, tensioni e speranze, piccoli gesti quotidiani che fanno la differenza.

“Il 118- sottolineano il presidente della Regione, Michele de Pascale, e l’assessore alle Politiche per la salute, Massimo Fabi- è il pilastro del nostro sistema dell’emergenza-urgenza. Il documentario fotografa uno spaccato di quanto accade nella Centrale operativa di Ravenna che copre tutto il territorio romagnolo, con immagini che non ci restituiscono solo uno sguardo tecnico sul mondo del soccorso sanitario territoriale, ma soprattutto suscitano emozioni e danno informazioni preziose. Il nostro sistema dell’emergenza-urgenza, peraltro nato a livello nazionale proprio in Emilia-Romagna, è diventato negli anni un modello di coordinamento dei soccorsi e un servizio di riferimento per i cittadini. Lo dobbiamo alle competenze e alle professionalità degli operatori, del personale sanitario e dei tantissimi volontari che ne fanno parte, come anche questo documentario testimonia. Il nostro grazie- chiudono presidente e assessore- va a loro e ai ragazzi della Astronauts Production, per aver scelto di raccontare una realtà così bella e importante, che vale davvero la pena conoscere più da vicino”.
“Il documentario- spiega Matteo Barduzzi della Astronauts Production- è nato dopo essere stati all’interno della Centrale operativa del 118 Romagna. Ci siamo innamorati di come quelle chiamate venivano prese, di come venivano gestite e di come questo ingranaggio lavorasse minuziosamente dal punto di vista tecnico per garantire il massimo del servizio sanitario. Tutto questo gestito da persone che, grazie alla loro empatia, sono state in grado di catturarci fin da subito all’interno di quel mondo. Tutto questo non poteva rimanere nascosto agli occhi di tutti, era necessario raccontare non solo il funzionamento di questa macchina dal punto di vista tecnico, ma anche la storia di quelle persone che rispondendo al telefono, possono fare la differenza tra la vita e la morte”.

Il 118 in Emilia-Romagna
Dal 1990 il 118 è il numero che salva la vita grazie al lavoro di un’intera comunità di medici, infermieri, operatori sanitari, volontari soccorritori pronti ogni giorno, 24 ore su 24, a prestare soccorso ai cittadini in situazioni di emergenza. Il 118 rappresenta il cuore del sistema dell’emergenza-urgenza della regione. Nel 2024 sono state oltre 1.400 le persone assistite, più di 527mila l’anno, con un tempo medio di intervento di 15 minuti, quindi 4 minuti al di sotto della media nazionale, come certificano i dati dell’Osservatorio ministeriale. Una media di 14mila interventi ogni 100mila abitanti, che pone l’Emilia-Romagna in cima a questa classifica tra tutte le regioni italiane. Presente un mezzo di soccorso avanzato, sia con infermiere che con medico, ogni 29.678 abitanti, il doppio di quello che prevede il Decreto ministeriale 70/2015 che stabilisce il tetto massimo di un mezzo ogni 60mila abitanti.
Il 118 può contare sulle professionalità e sulle competenze del personale: 3.770 i medici e gli infermieri impegnati nel servizio, a cui si aggiungono 500 autisti soccorritori e una squadra di quasi 40mila volontari che, solo nel 2024, ha permesso di effettuare da Piacenza a Rimini 512.028 interventi e di soccorrere 527.310 pazienti. A disposizione una flotta di centinaia di mezzi, di cui 272 tra ambulanze e auto mediche e infermieristiche pronte a partire con l’equipaggio a bordo 24 ore su 24, e 4 elicotteri, uno dei quali con tecnologia NGV per consentire il volo notturno e due con verricello.
Ultimo aggiornamento: 21-10-2025, 16:34

