Il caregiver in Emilia-Romagna
La Regione Emilia-Romagna è stata la prima in Italia a riconoscere la figura del caregiver in quanto componente informale della rete di assistenza alla persona e risorsa del sistema integrato dei servizi sociali, sociosanitari e sanitari, tutelandone i bisogni. L’ha fatto con la legge regionale “Norme per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare” n. 2 del 28 marzo 2014, che riconosce il ruolo sociale del caregiver familiare e si pone l’obiettivo di formare e offrire supporto alle attività di assistenza prestate gratuitamente da familiari ed amici a persone non autosufficienti. Successivamente, con un’altra legge, la n. 5 del 30 maggio 2024, è stato creato un Fondo regionale, che viene alimentato quest’anno per la prima volta.
La definizione di caregiver familiare della Regione Emilia-Romagna è ampia e inclusiva ed è tesa a favorire il riconoscimento del ruolo e dell’impegno del caregiver inglobando anche la realtà di quei caregiver che, pur non convivendo con la persona di cui si prendono cura, forniscono un sostegno essenziale con continuità, impegno e responsabilità.
I caregiver familiari sono persone che si prendono cura in modo continuativo - anche per più di 20 ore alla settimana - a titolo non professionale e gratuito, di una persona cara affetta da malattia cronica, con disabilità, o con un qualsiasi altro bisogno di assistenza a lungo termine; oppure di anziani gravemente non autosufficienti e persone con disturbi psichici o malattie neurodegenerative.
Il Fondo regionale caregiver
Il nuovo Fondo regionale caregiver (art.7 ter della LR 2/2014), costituito nel 2025 con una dotazione iniziale di 3 milioni di euro l’anno con una prospettiva triennale, rappresenta ora lo strumento attraverso cui consolidare e rafforzare le politiche a favore dei caregiver, in integrazione con le altre risorse regionali e nazionali finalizzate e non che rientrano nella programmazione sociosanitaria territoriale.
Il Fondo finanzia quanto previsto dalla LR 2/2014, così come integrata dalla LR 5/2024, perseguendo le finalità di riconoscimento e valorizzazione del ruolo dei caregiver famigliari, favorendo il rafforzamento della rete di sostegno ai caregiver nell'ambito del sistema integrato dei servizi e l’omogenea garanzia degli interventi di sostegno e sollievo sull’intero territorio regionale. Destinatari delle azioni previste dal Fondo regionale sono tutti i caregiver familiari.
Accanto alle ragioni normative e organizzative, la programmazione regionale nasce dalla consapevolezza che il ruolo di caregiver può comportare un carico intenso, con ripercussioni sulla salute, sulla vita lavorativa e sulla partecipazione sociale. Per questo motivo, la Regione intende promuovere un cambiamento culturale che passi da un approccio reattivo a un approccio proattivo, anche di carattere preventivo, capace di individuare precocemente le situazioni di rischio e di offrire risposte tempestive, con particolare attenzione alle condizioni in cui si sommano più fragilità (es. persone anziane che svolgono anche ruolo di caregiver familiare nei confronti del coniuge e/o del figlio/a, ecc.), ai caregiver più fragili (es. caregiver privi di una rete familiare), alla specificità dei bisogni (es. giovani genitori di bambini disabili, specifiche patologie, gravi disturbi del comportamento, ecc.) e considerando altresì le esigenze di conciliazione e condivisione delle responsabilità sociali e di cura.
