Della riorganizzazione del 118 fa parte anche l’attivazione, nei prossimi mesi, del numero unico europeo per le emergenze 112. In particolare, in Emilia-Romagna saranno attivate due Centrali Uniche di Risposta (CUR), rispettivamente a Bologna e Parma, collocate nelle immediate vicinanze delle Centrali 118 Emilia Est ed Emilia Ovest, per garantire l’integrazione delle rispettive funzioni.

Grazie al finanziamento erogato dalla Regione di oltre 7 milioni di euro sono state costruite strutture antisismiche dotate ognuna di 25 postazioni di lavoro, sala maxiemergenza ed idonei spazi attrezzati per ospitare tecnologie, uffici e servizi. Saranno inoltre presenti nelle sale video-wall informativi per il controllo dell’evoluzione del quadro emergenziale.

L’intero sistema è strutturato secondo logiche di disaster recovery che riguardano la continuità tecnologica, informatica e telecomunicativa - includendo anche le infrastrutture - e di Business Continuity, che interessano l’intera funzionalità del servizio compresi gli aspetti organizzativi, logistici e comunicativi

L’ introduzione del NUE 112 permette, inoltre, di ridurre i tempi complessivi di intervento in tutte quelle situazioni complesse in cui per soccorrere le persone coinvolte è necessario l’intervento tempestivo e contemporaneo non solo del 118, ma dei Vigili del Fuoco e delle Forze dell’Odine. Infatti è prevista la possibilità di inviare la scheda contatto in tempo reale alle centrali operative cointeressate alla gestione dell’emergenza permettendo quindi al soccorso sanitario di intervenire in sicurezza in tempi più rapidi.

Successivamente, invece, sarà attivato il Numero Europeo Armonizzato NEA 116117, servizio telefonico gratuito alla popolazione attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 per tutte le prestazioni sanitarie e sociosanitarie a bassa intensità assistenziale che, altrimenti in questa fase, gravano prevalentemente sul sistema di emergenza territoriale 118 e sulla rete dei Pronto soccorso.