venerdì,  15 dicembre 2023

Carsismo e grotte dell’Appennino settentrionale, Patrimonio mondiale umanità Unesco: insieme per la valorizzazione

Regione, Enti di gestione, Comuni e istituzioni: via al confronto per la gestione efficace del sito

Entro il 1^ dicembre 2024 andrà definita la gestione di un sito di straordinario valore ambientale, storico e paesaggistico che si estende per oltre 3.600 ettari nelle province di Reggio Emilia, Bologna, Ravenna e Rimini. Oggi un convegno a Bologna promosso dalla Regione

Insieme, Enti di gestione delle aree protette, Comuni e istituzioni del territorio, con il coordinamento della Regione, per tutelare e valorizzare un patrimonio di straordinario valore ambientale, storico, paesaggistico quale quello rappresentato dai Carsismo e grotte dell’Appennino settentrionale.

A pochi mesi dall’iscrizione nella lista dei beni naturali del Patrimonio mondiale Unesco entra nel vivo il percorso che dovrà portare entro il 1^ dicembre 2024 a definire la gestione di un sito che comprende sette diverse realtà: Alta Valle del Secchia, Gessi della Bassa Collina Reggiana, Gessi Bolognesi, Gessi di Zola Predosa, Vena del Gesso Romagnola, Evaporiti di San Leo, Gessi della Romagna Orientale.

Una tabella di marcia che è stata al centro del convegno tenutosi oggi a Bologna per iniziativa della stessa Regione. L’occasione per fare il punto sulle nuove opportunità di valorizzazione, nel rispetto delle necessità di tutelare un patrimonio che testimonia i principali periodi dell’evoluzione della terra.

Un confronto che ha visto la partecipazione, tra gli altri, dei rappresentanti del Parco Nazionale dell’Appennino tosco emiliano, degli Enti di gestione per i parchi e la biodiversità dell’Emilia centrale, Emilia orientale e Romagna, del Parco Nazionale delle Foreste casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Oltre alla Federazione speleologica dell’Emilia-Romagna, l’Associazione italiana Geologica e turismo, l’Università di Modena.

Il Carsismo e grotte nelle Evaporiti dell’Appennino settentrionale si estende su un'area di 3.680 ettari nelle province di Reggio Emilia, Bologna, Ravenna e Rimini.   Il sito include al suo interno oltre il 90% delle rocce evaporitiche affioranti sul territorio dell’Emilia-Romagna e ospita una densità di forme carsiche superficiali, grotte, sorgenti saline, minerali che non ha eguali nel mondo.

 

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ultima modifica 2023-12-15T17:34:56+02:00
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