La Regione Emilia-Romagna si fonda sui valori della Resistenza al nazismo e al fascismo. (Preambolo allo Statuto della Regione Emilia-Romagna).
Libera e antifascista

“Nella Resistenza il fondamento della nostra Repubblica e della Costituzione: libertà, pace, democrazia valori non negoziabili. L’impegno per la memoria, contro ogni revisionismo o sottovalutazione. Un dovere nei confronti delle giovani generazioni.

La Regione Emilia-Romagna si fonda sui valori della Resistenza al nazismo e al fascismo. (Preambolo allo Statuto della Regione Emilia-Romagna).
Libera e antifascista

La Repubblica e la Costituzione sono nate dalla lotta di liberazione partigiana e dalla Resistenza. Senza la scelta di tanti uomini e donne che in quei mesi drammatici decisero di combattere anche a costo della propria vita contro la barbarie nazifascista, non ci sarebbe l’Italia di oggi.
Non dobbiamo dimenticare il loro sacrificio, né dare per scontate le conquiste fatte. Libertà, pace, democrazia, difesa della dignità umana sono valori non negoziabili che vanno coltivati e difesi giorno dopo giorno con l’impegno di tutti.


Abbiamo voluto celebrare questo anniversario mettendo al centro il tema della memoria un tema sempre più cruciale con il passare degli anni. Ed è un dovere civile e morale trasmettere alle giovani generazioni il significato di quegli eventi, contro il rischio di ogni revisionismo o sottovalutazione. Una responsabilità tanto più forte in questi giorni difficili, segnati da guerre, tensioni internazionali e nazionalismi.”

Michele de Pascale
Presidente della Regione Emilia-Romagna

Gessica Allegni
Assessora alla Cultura


Un manifesto celebrativo (PDF - 2.1 MB), un concerto gratuito dell’Orchestra Toscanini e tante iniziative per “non dimenticare” e ribadire il valore fondativo della Resistenza e della lotta contro il nazifascismo.

L’Emilia-Romagna si riunisce per celebrare l’80esimo anniversario della Liberazione e con esso le azioni che nelle settimane e nei mesi immediatamente precedenti videro protagoniste le comunità regionali: dalla liberazione di Rimini il 21 settembre 1944 a quella di Piacenza il 28 aprile 1945. In un susseguirsi di eventi che videro il 20 ottobre 1944 la liberazione di Cesena, il 9 novembre quella di Forlì, il 4 dicembre quella di Ravenna, il 21 aprile quella di Bologna. E poi in rapida sequenza: il 22 Modena, il 24 aprile Ferrara e Reggio Emilia, il 27 Parma.

80 anni
dalla Liberazione
50
dalla fondazione dell'orchestra Toscanini

Il concerto dell’Orchestra Toscanini

Ricordare e celebrare la lotta di Liberazione e ribadire i valori della pace e del dialogo tra gli uomini attraverso il linguaggio universale della musica. L’appuntamento è venerdì 16 maggio presso l’Auditorium Manzoni di Bologna (via de’ Monari 1-2, dalle ore 18), dove la Filarmonica Arturo Toscanini, diretta da  Ivor Bolton, con al pianoforte Yulianna Avdeeva, eseguirà il concerto n.1 per pianoforte di Pëtr Il'ič Čajkovskij e la sinfonia n. 2 di Johannes Brahms.  Promosso dalla Regione, il concerto è gratuito e aperto alla cittadinanza.

(Ogni persona può richiedere un solo biglietto a testa presso il sito dell'orchestra.)

Scarica il programma (PDF - 129.7 KB)

Liberazione di Bologna (21 aprile 1945)
Cittadini liberati di Bologna, Italia. Danno il benvenuto alle truppe della 34° Divisione. Questa è la prima immagine americana della liberazione di Bologna è farà il giro del mondo. Il fotografo Robert H. Schmidt il quale, venuto a conoscenza che la 5° Armata sarebbe entrata a Bologna da Porta S. Felice, la notte del 19 abbandona con la sua squadra la statale 65 e si porta sulla Porrettana. 5° Armata americana. (c) foto Istituto Parri

L’Emilia-Romagna ha vissuto con particolare intensità le più drammatiche vicende della storia italiana nel corso del Novecento. Oltre agli eventi legati direttamente o indirettamente alle due guerre mondiali, alla dittatura fascista e nazifascista e alle esperienze di Resistenza che hanno portato alla Liberazione, il territorio regionale è stato teatro di importanti trasformazioni sociali, politiche e sindacali nonché il luogo in cui il terrorismo, attraverso le stragi, si è manifestato nella sua spietatezza e crudeltà.

I fatti accaduti hanno segnato profondamente la storia della comunità regionale, generando sia il sentimento di una doverosa memoria degli eventi vissuti, e spesso subìti, sia l’esigenza di tramandare, in particolar modo alle giovani generazioni, documenti e materiali utili alla ricerca e allo studio storico.

La Regione Emilia-Romagna, unica in Italia, ha voluto riconoscere con la legge n. 3/2016 l'importanza di coltivare la memoria collettiva come una pratica di cittadinanza attiva.

[Tratto dal sito Memoria del Novecento]

Storia e memoria del '900

Ventuno progetti per valorizzare i percorsi regionali collegati ai luoghi della memoria e celebrare l’80esimo Anniversario della Liberazione. Presentati da associazioni e istituzioni culturali, Comuni e Unioni di Comuni, i progetti, declinati anche sotto forma di podcast, graphic novel e installazioni multimediali, sono stati finanziati dalla Regione con 200mila euro nell’ambito della legge sulla memoria del Novecento.

Luoghi ed episodi della Resistenza: una cronologia puntuale, provincia per provincia, dei fatti e degli accadimenti che portarono alla Liberazione dell’Emilia-Romagna, a cura della rete degli istituti storici dell'Emilia-Romagna

La collaborazione con gli istituti storici

Gli istituti storici dell’Emilia-Romagna svolgono da molti anni un’importante attività di valorizzazione della memoria del Novecento, attraverso attività di ricerca delle fonti e di diffusione del sapere storico, soprattutto verso le nuove generazioni.
In particolare, la rete degli istituti emiliano-romagnoli, inizialmente costituita dagli istituti storici che fanno capo all'Istituto nazionale Ferruccio Parri, grazie all’impulso della legge regionale 3/2016, si è allargata ad altri soggetti quali l'Istituto Cervi, la Fondazione Fossoli, il Centro Studi Movimenti di Parma, la Fondazione Villa Emma e la Fondazione Roberto Ruffilli, affini per ambiti di attività e finalità.

Sentieri della Liberazione

La Regione Emilia-Romagna ha aderito a Liberation Route Italia - LRI , la rete che valorizza percorsi e luoghi storici in cui in Europa, tra il 1943 e il 1945, si è svolta l’azione degli Alleati, e che alimenta il progetto "Liberation Route Europe - Sentieri della Liberazione" , il sistema di itinerari con cui il Consiglio d'Europa connette luoghi, eventi e persone per riflettere sulla storia e sulle sue conseguenze e per narrarle in prospettiva transnazionale.

Un passaggio di testimone tra le generazioni, un legame che non deve interrompersi tra chi è stato protagonista diretto della lotta di Liberazione partigiana e chi oggi ha il dovere di coltivare quel lascito. Si chiama “NipotidiPartigiani” il progetto dell’Agenzia informazione e comunicazione della Regione che raccoglie le testimonianze di 4 ragazzi e ragazze i cui nonni hanno combattuto nella guerra di Liberazione.

25 aprile e non solo. Da Rimini a Piacenza si celebra la liberazione (PDF - 908.7 KB) dal nazifascismo con incontri, conferenze, mostre, concerti, commemorazioni, iniziative culturali e percorsi a tema. Iniziative fino a giugno 2025.

La Regione Emilia-Romagna si fonda sui valori della Resistenza al nazismo e al fascismo. (Preambolo allo Statuto della Regione Emilia-Romagna).
Libera e antifascista

La Regione Emilia-Romagna si fonda sui valori della Resistenza al nazismo e al fascismo. (Preambolo allo Statuto della Regione Emilia-Romagna).
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