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La Consigliera regionale di parità è nominata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. È una figura istituzionale con compiti di promozione e controllo a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori che hanno subito una discriminazione di genere sul lavoro.
Il servizio di consulenza è gratuito, riservato e, per chi lo desidera, anonimo.
Possono rivolgersi alla Consigliera di parità:
- lavoratrici e lavoratori che hanno difficoltà a conciliare il lavoro con la maternità o paternità o con la cura dei familiari;
- imprenditrici e imprenditori che vogliono promuovere azioni positive per realizzare le pari opportunità nella propria azienda, anche attraverso progetti e finanziamenti, o dare visibilità al loro operato attraverso l'adesione alla carta per le pari opportunità;
- amministrazioni pubbliche che hanno costituito il Comitato unico di garanzia per promuovere il benessere organizzativo e contrastare ogni forma di discriminazione e intendono promuovere momenti di formazione e di scambio di esperienze e buone prassi.
Per ulteriori informazioni e contatti, visita la pagina dedicata dell’Assemblea legislativa
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna concede il proprio patrocinio a titolo gratuito, vale a dire senza la concessione di contributi economici.
Il patrocinio può essere rilasciato a soggetti pubblici o privati dotati di elevata rappresentatività e che realizzano attività ritenute meritevoli per le finalità di promozione sociale, culturale di interesse pubblico a valenza regionale, senza scopo di lucro.
La richiesta deve essere inviata utilizzando il modulo pubblicato nella pagina dedicata almeno 45 giorni prima della data di svolgimento dell´iniziativa.
Per tutte le informazioni, visita la pagina dedicata dell'Assemblea Legislativa
Attraverso la concessione del patrocinio, la Presidenza della Giunta manifesta la propria adesione a eventi di carattere informativo, culturale, scientifico e sociale, quali convegni, congressi, esposizioni, spettacoli e manifestazioni pubbliche, le cui finalità non siano in conflitto con il ruolo, le competenze e le caratteristiche istituzionali della Regione.
La richiesta deve essere inviata alla Regione almeno 30 giorni utilizzando l'apposita modulistica prima dello svolgimento dell’iniziativa, allegando una descrizione dell’iniziativa, le sue finalità e un programma dettagliato.
Per tutte le informazioni, visita la pagina dedicata sul portale regionale.
Il riconoscimento della persona giuridica è il procedimento amministrativo di attribuzione della personalità giuridica privata alle associazioni, fondazioni e alle altre istituzioni di diritto privato che hanno la loro sede ed esercitano la loro attività nel territorio della Regione Emilia-Romagna, mediante iscrizione nell'apposito Registro regionale.
Puoi trovare tutte le leggi regionali e altre tipologie di atti, come ad esempio i progetti di legge e le deliberazioni assembleari, su Demetra, la banca dati della normativa dell'Assemblea legislativa, mentre le deliberazioni dell'Ufficio di Presidenza e gli atti dirigenziali sono disponibili in questa pagina.
Gli atti della Giunta regionale (deliberazioni, decreti del Presidente e atti dirigenziali), sono scaricabili dalla banca dati dedicata.
Altre tipologie di atti:
Le gare d'appalto indette per l'acquisizione di beni e servizi da parte della Regione Emilia-Romagna sono gestite da Intercent-ER, l'Agenzia per lo sviluppo dei mercati telematici della Regione Emilia-Romagna.
Le informazioni sugli appalti banditi da tutti gli enti pubblici del territorio regionale sono disponibili nel portale Territorio nella sezione Osservatorio contratti pubblici.
L'accesso ai documenti amministrativi può essere richiesto da tutti i soggetti (privati, cittadini, associazioni, imprese).
Se si dimostra di avere un interesse diretto, si può inoltrare una richiesta di accesso agli atti, anche detto accesso documentale, per ottenere in copia o in visione un documento della Pubblica amministrazione.
Se non si ha un interesse diretto si può comunque inviare una richiesta di accesso agli atti civico generalizzato (Foia).
Consulta la pagina dedicata per conoscere le modalità di presentazione della domanda
La richiesta di petizione può essere presentata all'Assemblea Legislativa da chiunque. L'interessato deve predisporre un documento, su carta libera, con la descrizione e la motivazione della richiesta, allegare copia della carta d'identità valida e indirizzo e-mail o un recapito telefonico per velocizzare le comunicazioni. La firma non ha bisogno di essere autenticata.
La richiesta di petizione viene esaminata dall’Ufficio di Presidenza che delibera e informa dell’esito la persona che l'ha presentata. Se la petizione è dichiarata ammissibile, viene assegnata alla Commissione assembleare competente per materia.
La petizione dichiarata ammissibile sarà pubblicata sul sito dell’Assemblea.
La possibilità di presentare petizioni all'Assemblea Legislativa è sancita dall'articolo16 dello Statuto della Regione Emilia-Romagna.
Il Difensore civico regionale è un organo autonomo e indipendente istituito dalla Regione Emilia-Romagna nel 1984 ed ha il ha il compito di rafforzare e completare il sistema di tutela e garanzia del cittadino nei confronti della PA. Esprime pareri autorevoli sulle controversie tra cittadini e pubblica amministrazione.
Interviene per la tutela degli interessi in riferimento a provvedimenti, atti, fatti, comportamenti ritardati, omessi, o comunque irregolarmente compiuti da parte di uffici o servizi dell'amministrazione regionale, degli enti locali, delle AUSL, dei concessionari o gestori di servizi pubblici presenti sul territorio regionale.
Se ritieni di aver subito un'ingiustizia da una pubblica amministrazione, puoi rivolgerti al Difensore civico regionale quale organo autonomo e indipendente che ha il compito di esprime pareri autorevoli sulle controversie tra cittadini e pubblica amministrazione.
Se hai un problema con un operatore telefonico puoi rivolgerti al Corecom che svolge attività di conciliazione e tenta di risolvere le controversie tra utenti ed operatori delle telecomunicazioni. La procedura è completamente gratuita e deve essere intrapresa obbligatoriamente prima di ricorrere alla giustizia ordinaria.
Il termine per la conclusione della procedura conciliativa è di 30 giorni dalla presentazione dell’istanza: decorsi tali giorni si può agire in sede giudiziaria. L’avvio del procedimento di conciliazione può essere richiesto in tutti i casi in cui si ritenga ci sia stata la violazione di un diritto o di un interesse protetto in materia di telecomunicazioni: servizi di rete fissa, servizi mobili, internet, pay tv, e, in genere, tutto ciò che è relativo al servizio di telefonia, le modalità o i costi della prestazione, fatta eccezione per i profili tributari e fiscali.
Per i cittadini non cambia niente.
Dalla nascita del nuovo Comune più grande, tutti i documenti in possesso dei cittadini (carta d'identità, patente, ecc..) restano validi fino alla loro naturale scadenza.
L'obiettivo dei Comuni che si fondono è quello di mantenere e migliorare tutti i servizi ai cittadini residenti.
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