Sicurezza nei luoghi di lavoro

La responsabilità del datore di lavoro per i rischi legati al COVID-19

Cecilia Valbonesi, in Ambiente&Sicurezza sul lavoro, Epc srl. A. XXXVI, n. 9 (2020), p. 30‐37

L’articolo tratta il tema della responsabilità del datore di lavoro a seguito di infortunio sul lavoro causato dal Coronavirus. L’articolo riporta le azioni normative svolte sul tema della sicurezza dei lavoratori per fronteggiare la pandemia e dell’acceso dibattito che queste norme hanno suscitato in merito alla responsabilità del datore di lavoro. Vengono analizzate i vari passaggi nelle seguente norme: Il Protocollo di sicurezza anti-contagio del 14 maggio 2020, l’articolo 42, comma 2, del Decreto Legge del 17 marzo 2020 n. 18 (“Decreto Cura Italia”), la circolare INAIL n. 13 del 3 aprile 2020, la circolare INAIL n. 22 del 20 maggio 2020,  il Protocollo condiviso delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid19 negli ambienti di lavoro del 24 aprile 2020, Il Decreto Liquidità (Decreto Legge 8 aprile 2020, n. 23,  la Legge di conversione 5 giugno 2020, n. 40, il decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33. L’autore conclude motivandolo la negazione dell’automatismo fra l’applicazione delle prescrizioni del Protocollo INAIL n. 13 2020 ed una responsabilità penale dell’imprenditore per le lesioni o l’omicidio colposo (artt. 590 e 589 c.p.) del proprio dipendente che abbia contratto il COVID-19 “in occasione di lavoro”.

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