Data di pubblicazione: 28/10/2020
Ambito sintetico: Malattie zoonotiche

Sintesi a cura dell'Università di Parma: 

Potenziale rischio di BSE rappresentato dall'uso di collagene e gelatina di ruminanti nei mangimi per animali d'allevamento non ruminanti

EFSA ha stimato il rischio associato a encefalopatia spongiforme bovina bovina (BSE)  (C-, L- e H-BSE) rappresentato dal collagene e dalla gelatina dei ruminanti prodotti da materia prima adeguata per il consumo umano o da materiale classificato come sottoprodotti di origine animale di Categoria 3 (ABP), da utilizzare nei mangimi destinati agli animali non ruminanti, compresi gli animali d'acquacoltura.

Sono stati identificati tre percorsi di rischio (RP) attraverso i quali gli animali d’allevamento possono essere esposti a mangimi per ruminanti contaminati in modo crociato con gelatina o collagene di ruminanti:

  • Alimenti riciclati prodotti in conformità al regolamento CE No 853/2004 che stabilisce norme igieniche specifiche per gli alimenti di origine animale
  • additivi nutrizionali o tecnologici
  • mangimi composti, prodotti in conformità al regolamento (CE) n. 853/2004 di cui sopra o al regolamento (UE) n. 142/2011 riguardante l’applicazione di norme sanitarie relative ai sottoprodotti di origine animale e ai prodotti derivati non destinati al consumo umano

Dopo un confronto con le aziende mangimistiche è risultato che il collagene e la gelatina (C&G) non sono attualmente utilizzati direttamente come fonte proteica nei mangimi animali e che nell’unione europea C&G vengono esclusivamente prodotti da materiale di qualità alimentare (ovvero derivato da animali adatti al consumo umano e prodotto in conformità con le sezioni XIV e XV dell'allegato III del regolamento (CE) n. 853/2004). Le uniche applicazioni mangimistiche di C&G alimentare riguardano il micro-incapsulamento di vitamine e sostanze nutritive e l'uso di gelatina idrolizzata per animali domestici e cavalli come supplemento per migliorare la salute delle articolazioni.

Successivamente è stato realizzato un modello statistico per valutare il potenziale carico di infettività da BSE nella gelatina prodotta da un animale infetto di età superiore a 30 mesi con BSE clinica (scenario peggiore). Si è concluso che la probabilità che nessun nuovo caso di BSE nella popolazione bovina si verifichi attraverso uno dei tre percorsi di rischio è del 99-100% (quasi certo), data la stima della quantità di infettività della BSE a cui i bovini sarebbero esposti.

La valutazione, inoltre, ha preso in considerazione le potenziali vie di contaminazione e i risultati del modello (comprese le incertezze) riguardanti l'attuale situazione epidemiologica nell'UE e gli attuali controlli statutari. Data la quantità stimata di infettività della BSE alla quale i bovini sarebbero esposti in un solo anno, e anche se tutti i casi stimati di BSE non rilevati nell'UE fossero utilizzati per la produzione di collagene o gelatina, si è concluso che la probabilità che nessun nuovo caso di BSE nella popolazione bovina sia generato negli scenari sopra discussi è del 99-100% (quasi certo).

Link: https://efsa.onlinelibrary.wiley.com/doi/epdf/10.2903/j.efsa.2020.6267 

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