Il maggior carico di compiti ed attività che i principi di decentramento e di sussidiarietà (verticale) hanno, dal finire degli anni '90, riversato sui Comuni, ha indotto la Regione a favorire la costituzione di forme di gestione associata delle funzioni e dei servizi, finanziando sia progetti e studi volti alla costituzione delle stesse, sia progetti volti a verificare la fattibilità ed opportunità dell’ampliamento e miglioramento della gestione associata di nuove funzioni o servizi, trovando soluzioni affinché tale ampliamento non comporti un aumento proporzionale della spesa pubblica e sia mantenuto, ed anzi migliorato, il livello di efficienza prodotto.

Cos'è uno studio di fattibilità

Lo studio di fattibilità è uno strumento conoscitivo utile a supportare le valutazioni relative all´opportunità di adottare scelte di tipo associativo o di ampliare l´ambito di operatività . Sulla base dei contenuti dello studio dovrebbe essere possibile fare una prima verifica tecnica di realizzabilità dal punto di vista organizzativo-gestionale.

Il livello di dettaglio dello studio può variare in relazione alle caratteristiche dimensionali ed organizzative degli enti interessati ed alle funzioni e i servizi eventualmente da associare.

Dal punto di vista contenutistico, in generale, oggetto dello studio è la rilevazione e l´analisi dei seguenti aspetti:

  • quadro normativo di riferimento
  • assetti istituzionali e organizzativi degli enti (dimensione, popolazione, territorio, articolazione della struttura e dei livelli di responsabilità, dotazione organica, ....)
  • funzioni e servizi: linee di attività, attuali forme di gestione, personale assegnato, indicatori di prodotto e di processo, livello di informatizzazione, ....

Sulla base degli elementi raccolti si formulano ipotesi di evoluzione della struttura e delle forme di gestione, se ne verifica la praticabilità rispetto ad una serie di variabili, es. dotazione organica, risorse finanziarie, logistica, spazi e vincoli di natura giuridica, e si delinea un processo graduale di adeguamento.

Dal punto di vista metodologico, la realizzazione dello studio si basa su 2 principali fonti informative che sono le interviste e l'analisi di documentazione. Le interviste sono rivolte, in base alle dimensioni dell´ente e all´ampiezza dell´oggetto di studio (tutte le funzioni/servizi dell´ente, solo alcune funzioni o servizi, solo alcune attività di funzioni e servizi più ampi, …), ad amministratori, dirigenti e personale dell´ente collegati alle attività oggetto di valutazione di forme gestionali alternative.

L'analisi della documentazione comprende lo studio di atti e documenti dell´ente e di altra normativa (statuto, regolamenti, delibere, organigramma, pianta organica, bilanci, Peg, …) che aiuti a costruire un quadro di contestualizzazione e di possibile sviluppo delle funzioni/servizi su cui si incentra lo studio.

A conclusione dell´analisi, lo studio di fattibilità dovrebbe consentire di:

  • avere una "fotografia" chiara delle caratteristiche istituzionali e funzionali degli enti interessati;
  • focalizzare punti di attenzione in base ai quali ponderare la scelta associativa;
  • valutare la dimensione del valore aggiunto per gli enti e i cittadini di una scelta associativa e del suo ampliamento;
  • avere, in definitiva, un quadro esaustivo di elementi valutativi di natura tecnica che, insieme ad altri elementi di opportunità e fattibilità di natura "politica", supporti le scelte da adottare.